Maurizio Bianconi

In questo caos di allarmi e di trappole, di astuzie e ripensamenti, di corporazioni decise a non cambiare nulla, di fibrillazioni per il debito che sale nel crepuscolo di un regime irredimibile, tre parlamentari del Pdl trovano il tempo di produrre un interrogazione a Maroni, in cui si chiede se le manifestazioni di giubilo per le dimissioni di Berlusconi fossero o meno autorizzate. E non basta: chiedono pure se tra la folla ci fosse anche qualche parlamentare.

Si tratta di Manlio Contento, Maurizio Bianconi e Marco Martinelli – meritano che i loro nomi siano iscritti nella pietra – un trio di ben pagati rappresentanti che in questa tormenta non hanno altro da pensare che a queste sciocchezze e ad esprimere i loro miserandi livori e il loro servilismo che del resto sono il meglio di un ominicchio interpolando Sciascia a una celebre pubblicità.

Qualcosa di così connaturato in loro che  Contento, beato lui, si è distinto oltre che per la battaglia contro le intercettazioni, anche per aver proposto sanzioni disciplinari per quegli insegnanti che criticano la Gelmini.

Bianconi invece è quel genio che ha dichiarato tempo fa “Quelli che sventolano la Cosituzione sventolano amore per l’ignoto perché non la conosce nesuno, neanche i giudici che la leggono”.

Martinelli invece non si è disturbato ad esprime la propria nullità con le parole, l’ha semplicemente attuata producendo in 5 anni e 200 giorni numero 0 interventi e una marea di assenze, situandosi 608° posto su 630 per bassa produttività.

Con questo non ho dubbi che le manifestazioni del 12 fossero fuori luogo: si potrà davvero festeggiare quando il Paese ci si sarà liberati di questa gentaglia