Non c’è dubbio che il governo e, in particolare Monti e La Fornero, ci offrono una nutrita serie di opzioni e ci lasciano sempre nel dubbio: sono degli incompetenti, dei bugiardi, degli ottusi o dei servi disponibili a tutto? E’ un dilemma che con la volontà di distruggere a tutti i costi l’articolo 18, diventa di dolorosa attualità, ma acquista anche un’evidenza impossibile da negare.
Sono incompetenti o bugiardi quando dicono che in cambio della giubilazione dell’articolo 18 offrono importanti e nuove concessioni ai giovani e ai lavoratori più deboli? Un bella domanda perché le loro meravigliose offerte già sono nella legislazione italiana da un bel po’: il termine massimo dei tre anni per le assunzioni a tempo determinato c’è da oltre 11 anni, mentre il reintegro nelle aziende sotto i 15 dipendenti è invece previsto da 22 anni. Insomma ci voglio fare fessi oppure sono dei fessi loro.
Sono servi, incompetenti o ottusi quando fanno capire che con l’abolizione dell’articolo 18 ci sarà chissà quale ripresa delle assunzioni? Eh si perché il collegamento tra tutele del lavoro e occupazione semplicemente non esiste. Olivier Blanchard, docente di economia al Mit, attuale economista capo al Fondo monetario internazionale, autore di una manuale di macroeconomia che è la bibbia del liberismo, sostiene che «le differenze nei regimi di protezione dell’impiego appaiono largamente incorrelate alle differenze tra i tassi di disoccupazione dei vari paesi» .
Non solo: Tito Boeri e J. van Ours, in un saggio, edito della Princeton University press, mostrano come su tredici ricerche – le uniche svolte con criteri scientifici sulla relazione tra lavoro e tutela dello stesso – sette segnalano che non c’è alcuna relazione, tre dicono che quando cresce la flessibilità del lavoro diminuisce l’occupazione, mentre solo una presenta una correlazione positiva.
Dunque le idee o meglio le pseudoidee che vengono spacciate da questi signori non hanno alcuna credibilità né scientifica né pratica e sono per così dire robaccia da bar sport o da Marcegaglia che è ancora peggio: la realtà è che si vuole marchionizzare l’Italia, soprattutto dopo i grandi successi dell’uomo col maglioncino e i suoi continui record negativi.
Pensandoci bene però una soluzione al dilemma c’è: sono abbastanza ottusi da essere incompetenti, abbastanza incompetenti da essere servi e tanto servi da doverlo nascondere con le bugie.
Ê un vecchio trucco: perdere tempo e distogliere l’attenzione da problemi più urgenti come la corruzione, l’abuso di potere dei politici, gli sprechi…se solo penso che basterebbe abbassare il prezzo dei carburanti del 50% per ravvivare l’economia, per darle un impulso titanico tale da aumentare il consumo, i posti di lavoro…mi fa venire una rabbia!
Purtroppo siamo caduti dalla padella alla brace,anche se chi ce li a messi sapeva benissimo cosa avrebbero fatto,loro si sono vergognati.
Errata corrige:
non sentono la pelle bruciare
bocconiani
Grazie
Nel paese bello si narra che nell’epoca montiana ci siano tre tipi di cittadini:
1- quelli che capiscono tutto scrivono su IL CORRIERE DELLA SERA;
2- quelli che capiscono molto leggono IL CORRIERE DELLA SERA;
3- tutti gli altri sentono narrare le fiabe da quelli che le leggono su Il Corriere della Sera.
I primi, in questi mesi, hanno scritto il POEMA DEL SALVATOR IN LODIN.
I secondi hanno chiosato il poema annotando incauti raffronti col CAVALIER IN LETTI.
Tra i cittadini della terza categoria, gli ascoltatori di fiabe,
qualche scettico le rispedisce al mittente;
molti ne sono incantati fino a quando non sentono sulla pelle bruciare dai morsi dei cannibali boconiani…e , se hanno giocato a essere di sinistra,invocano San Bersan.
biagi ha creato i precari ma lui ha trovato la certezza, spero lo stesso per fornero, marchionne il bastardo, berlusconi il pedofilo ..sono satana all’inferno prendete esempio dalla br morte per noi
E queste “merdacce” spuntate dalle fogne profonde della politica italiana che cosa ci vogliono gestire? Ma chi li conosce questi mentecatti! Chi li ha votati questi parassiti? Io no di certo! E allora se non sono stati eletti dal popolo, devono andare a casa il più presto possibile. Dobbiamo presentare il conto dei danni patiti e patenti a questi cialtroni della politica, togliere insieme ai loro parenti la noia del “posto fisso” e se chiedono la pensione; 500 euro sono più che sufficienti! Se 5 milioni di pensionati italiani sono costretti a sopravvivere con quella somma; anche loro devono uniformarsi allo stesso tenore di vita.
ORMAI NON INCANTANO PIU’ NESSUNO,ANCHE DRAGHI A DETTO CHE PER ADESSO IL DEBITO PUBBLICO NON DA PROBLEMI.IL TUTTO E’ SUCCESSO PERCHE’ “QUALCUNO” HA MESSO I CAPITALI CHE PRIMA AVEVA MESSO IN UN’ANGOLO E LI HA RIBUTTATI NEL SACCO EUROPEO.LA BALLE CHE RACCONTANO QUESTI MATUSA BOCCONIA
NI VERRANNO A GALLA QUANDO CI SARA’ UN CAMBIO POLITICO GENERAZIONALE E SI CAPIRA’ CHE DISTRIBUENDO LA RICCHEZZA NON CI SARA BISOGNO DI LAVORARE FINO A 70ANNI.MALE PER NOI ADESSO CHE PER COLPA DI LOR SIGNORI DOVREMO PAGARE PEGNO LORO.LA GENERAZIONE DI MIO PADRE HA AVUTO LA GUERRA ….IO HO LORO……I BOCCONIANI
Credo che la soluzione data al dilemma iniziale sia assolutamente ineccepibile e di gra lunga la più corretta.