Trucchi di governo, trucchi di partito, trucchi da Fornero. Qualche giorno fa la massima inesperta del sistema pensionistico italiano voleva la testa dei dirigenti Inps per averla sbugiardata coram populo sugli esodati. Oggi invece ci fa sapere dall’ennesima conferenza alla quale partecipa a cachet,che qualcosa della sua riforma può essere cambiata, che non è dogma insomma. Ci sarebbe da compiacersi per questo tardivo barlume di consapevolezza, se non fosse anche questo un inganno e dei più sfacciati.
Siccome il governo vuole portare a Bruxelles, per il prossimo vertice europeo del 28 e 29, le prove dell’avvenuto massacro del welfare, lo scalpo del sistema pensionistico da dare alla Merkel come offerta votiva, oltre che l’articolo 18, ecco che cambia la strategia, i toni si placano e l’isteria arrogante si scioglie in apparente ragionevolezza. La riforma va approvata entro il 28 giugno, ma dal momento che non c’è più tempo per metterci mano ecco che compare la disponibilità a cambiarne in un secondo momento i connotati deformi e grotteschi.
Ma davvero pensa che qualcuno ci possa credere? Che qualcosa di difeso a spada tratta fino a un minuto contro ogni plausibilità e che tra l’altro viene ritenuto indispensabile da un altro straordinario incompetente, quello che è andato a letto senza cena messicana, verrà cambiato quando più nulla ostacolerà la sua attuazione? Andiamo, non tutti sono rincoglioniti, è così evidente che l’inattesa disponibilità è solo un alibi da offrire ai partiti perché possano votare la fiducia senza la paura di finire pensionati per sempre, perché possano dire all’elettorato: purtroppo avevamo bisogno di massacrare le pensioni per far bella figura in Europa, per contare di più, ma poi, tranquilli, la cambiamo, c’è l’impegno.
E senz’altro vedrete che qualcuno penserà che il trucchetto possa funzionare – soprattutto se pompato dalla stampa amica, responsabile, festaiola, c’è da scegliere- e voterà ogni cosa in cambio di “garanzie” su improbabili, anzi inesistenti cambiamenti futuri, visto che una volta approvata non ci sarà nemmeno la possibilità contabile di riformarla, non in tempi brevi almeno. Tutto questo mi inquieta non per la malafede evidente, ma per la perdita di senso della realtà di un ceto politico che continua a pensare di poterla ancora dare a bere. E di prendersi i suoi trenta denari con questi giochetti, come avverrà sull’acqua privatizzata.
stanno portando il paese alla rovina…
@ EVA: ti risulta che io difenda il Pd?
@ LOT tu lo hai scritto ed io lo confermo.Siamo d’accordo.
Dico solo quersto: italiani, manica di bigoli!!!
Se ci fossero stati i nostri bisnonni quei malviventi non avrebbero continuato a stare là!!!
Italiani coglioni che si fanno imbesuire da un pallone e 22 pirla che ci girano intorno e anche truccano i risultati… proprio dei fessi!!!
Ma non c’è problema, se il voto non glielo diamo più nè alla sinistra, nè alla destra e nè a mano monca Casini. Oggi c’è M5S, tramate…..
Non sarei così sicura che sia solo Casini a far finta di crederci.
Il PD non è tanto meno ipocrita ….Ne ha già dato ampia prova.
il popolo italiano e’ governato dalle macchine
Se non mandano in pensione la gente con 40 anni di lavoro, i giovani non trovano lavoro e le aziende che di lavoro ne hanno già molto poco, lasceranno a casa la gente lo stesso, aggravando il carico assistenziale allo Stato, magari continuando a generare esodati
Forse sarebbe stato più appropriato dire “La Fornero al reparto restauri!”-
“Calati junku ka passa lu ventu” ! (Piegati giunco che passa il vento!)
La Fornero è flessibile solo quando le conviene, quando non ne può fare a meno, quando spera di prendere per il sedere, ancora una volta, i lavoratori e le nullità dei partiti sodali che la sostengono. Questa volta ha l’appoggio pieno soltanto di Casini, quello che dovrebbe essere monco per quante volte ha messo la mano sul fuoco per affermare l’onestà dei suoi parlamentari di cui uno già in galera con condanna definitiva!