E’ una partita anche questa. Ma al contrario di quella che si è svolta a Varsavia, l’arbitro non c’è, se c’è è venduto e la moviola è guasta: gol, falli, sviste, moduli in campo sono tutti dentro una narrazione il cui senso dipende da chi scrive la storia. Così è se vi pare, o meglio una crisi in cerca d’autore.
La squadra A, se così si può chiamare collettivamente chi considera fallimentare il governo tecnico, segna un gol chiaro, inequivocabile, alla Balotelli: Confindustria fa sapere che siamo nell’abisso, il pil calerà quest’anno del 2,4% e continuerà a calare l’anno prossimo, vanificando tagli e massacri sociali visto che il deficit tenderà a salire dell’1,6%. In più l’occupazione calerà dell’1,4% quest’anno e dello 0,5% l’anno prossimo, con un ulteriore impatto sui consumi e sulla tenuta sociale.
La squadra B invece dice di aver fatto gol nel corso di una mischia davanti alla porta, anche se nessuno ha visto entrare il pallone in rete. Lo si dedurrebbe dal fatto che a Bruxelles nella notte siano state raggiunte intese di massima sull’uso degli strumenti salva stati anche in funzione salva spread. Ma è del tutto evidente che senza cifre concrete e senza rimaneggiare nel profondo i meccanismi del Mes, sono più che altro una dimostrazione di buona volontà “ad usum mercati”. E infatti la famosa mano invisibile dopo un primo momento in cui non era ben chiaro cosa stessa succedendo e pareva che ci fossero chissà quali aperture, sta tornando sui suoi passi e gli spread tornano a salire. Siamo a 434,6 in questo preciso momento. Insomma siamo sempre lì, su livelli poco sostenibili di interessi da pagare sul debito.
La ragione è facile da intuire: senza calcoli e accordi precisi sul raggio di azione, sui tempi e sui livelli di intervento di un eventuale salva spread è possibile, anzi probabile che le cifre conferite al Mes o a qualsiasi altro strumento si rivelino assai più onerose del beneficio portato. Ma nella mischia tutto questo è difficile da vedere e i molti interessati a succhiare vantaggi consistenti dal governo dei tecnici urlano gol a squarciagola: quello che conta per loro non è vincere la partita, ma far sì che l’allenatore non si trovi a fare una figuraccia e a essere cacciato. L’importante è che nessuno metta il naso dentro il “sistema Italia” e scopra che con metà evasione e metà corruzione, avremmo tutte le risorse per pagare e crescere. L’importante è che le risorse vengano sottratte al lavoro, ai diritti e al welfare per non deludere gli “acquirenti” del Paese.
In qualunque modo la si veda è proprio il campo di gioco che non funziona, pieno di buche e scivoloso: col bel tempo ci si faceva poco caso, ma adesso che piove a dirotto tutti i difetti di una realizzazione contraddittoria e superficiale vengono a galla, favorendo chi ha scarpette migliori. I gol fasulli serviranno a poco, anche invocando il celebre stellone, soprattutto se per interessi economici e politici ci si intestardisce a dire che il prato va benissimo. Che è vero, ma solo per chi è al riparo.
Rispetto di chi? di chi non ti rispetta? Credo sia educato dare una risposta a tanti lettori che ti fanno una domanda, che ti seguono, che ti danno fiducia, ma scherziamo? E tu anonimo che linki la Binetti che dice quella corbelleria a proposito della denuncia dei preti, che centra? questo non prova che abbia detto quell’orrore….
Il “forse” non era scritto a caso…
E mi ripeto: che cazzo c’entra la Binetti con un post su Monti e lo spread? Ogni cosa al suo posto e al suo momento. E’ come se il tuo migliore amico si presentasse sul tuo posto di lavoro e chiedesse ad alta voce se tua moglie ti mette ancora le corna.
Vai al post Binetti, leggi i commenti e, forse, capirai. E’ una semplice questione di rispetto che si applica ad ogni argomento.
Cazzo c’entra la Binetti ( quella che disse che un sacerdote non è obbligato a denunciare un pedofilo, http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/05/28/binetti-sacerdote-obbligato-denunciare-pedofilo/198377/ ) con lo spread e le bufale governative? Va bene fare gli ultraclericali a tantarchilo, ma teniamo la questione nel post relativo. Io per primo ho avuto parecchio da ridire su delle grosse sciocchezze riguardo il M5S, ma l’ho tenute nel post riguardante il M5S in questione.
In ogni caso, ho appena visto Monti al TG e dalla prosa meccanica, regolare e priva di quelle esitazioni ed eterne pause che lo caratterizzano quando viene colto in castagna, ho avuto la netta impressione che stesse recitando una lezioncina a memoria. Quello che effettivamente abbia detto non ha la minima importanza, era la solita fuffa da tutto va ben madama la marchesa cui siamo stati abituati da vent’anni a questa parte.
Mettendo tutto insieme – la Confindustria che silura Monti, con cui di regola dovrebbe essere pappa e ciccia; la Fornero che spara frescacce bibliche sul diritto al lavoro; Polillo che dimostra di non avere la benchè minima cognizione di economia; Napolitano che viene colto con le mani nella marmellata a commettere abusi da dimissioni immediate; Cicchitto che esige di farsi le vacanze, cioè tradotto dal politichese rimandiamo tutto a settembre, mi sembra che ci sia aria di crisi a breve. L’esperimento Monti è stato un fallimento completo, e ho come l’impressione che si punti a vivacchiare fino a dopo l’estate. Non credo che ci saranno elezioni fino all’anno prossimo, però; temo piuttosto una Grande Coalizione (TM) per un Governo di Unità Nazionale (TM) che faccia anche peggio di Monti fino alla prossima primavera. A questo punto mi aspetterei, sempre per il Bene Del Paese (TM), misure di vitale importanza come una conferma del Porcellum e la nomina di Berlusconi senatore a vita.
Si,bravo. Non hai ancora risposto a quanti chiedono chiarimenti sul post Binetti.