La potremmo chiamare distrazione di verità. Ma stando attenti potremmo sentire il silenzio pesante che circonda i destini del Paese, vanamente nascosto dentro il baccano delle notizie sugli spread, l’altalena dello smarrimento e degli osanna, dentro le futili polemiche o la nullità della politica. Soprattutto si può avvertire l’inazione drammatica e angosciosa di una classe dirigente che non sa cosa fare, prigioniera delle sabbie mobili da essa stessa costruite.
Una dimostrazione di tutto questo la si ha leggendo l’intervista che Monti ha rilasciato allo Spiegel e che ha avuto l’onore delle cronache solo per la polemica italo tedesca che ha innescato, grazie all’ennesima frase infelice del premier. Totale silenzio sul resto sebbene dentro ci sia molto di più e vi si esprima tutta la schizofrenia non solo del premier, ma di un Paese intero che sta nascondendo la testa sotto la sabbia. ( l’intervista completa in inglese la trovate qui). Sorprendentemente e anche grottescamente Monti ammette che l’attuale assetto dell’euro sta dividendo sempre di più l’Europa, con le banche di ciascun Paese sempre più stipate di titoli nazionali, cosa questa che avvantaggia i ricchi e rende sempre più deboli i piigs. Ammette anche che le manovre delle Bce in favore delle banche e i fondi salva stati hanno aiutato soprattutto gli istituti tedeschi e per giunta hanno aumentato gli indebitamenti degli stati in crisi. E come ciliegina sulla torta rivela che furono proprio lui e Prodi a graziare Francia e Germania nel 2003 , quando i loro bilanci sfondarono il livelli del 3% di indebitamento.
Certo tutto è volto – com’è nel secolare costume della classe dirigente italiana e quasi parossistico nella fenomenologia accademica – ad allontanare da se stesso le responsabilità per riversarle in questo caso sull’Europa. Ma l’ammissione che così l’euro e la Ue non funzionano e che gli strumenti messi in piedi per metterci una qualche pezza rischiano di ottenere l’effetto contrario, mentre costituiscono un’analisi ormai universale, non spiegano come mai si sia accettato tutto senza minimamente contrattare pur potendo utilizzare la spada di Damocle del debito stesso, perché non si sia cercato fin dall’anno scorso di creare un fronte diciamo così mediterraneo, perché il Paese sia stato esposto a misure inique e velenose per la sua economia, a un impoverimento che ormai si avvita a valanga, a obbligazioni finanziarie impossibili e alla deindustrializzazione, in nome di qualcosa che alla fine non esiste, visto che una revisione dei trattati di Maastricht e dunque degli attuali assetti è di là da venire e che strumenti per aggirare le regole in qualche modo vengono occhiutamente vagliati dalla Bundesbank. Ora, dopo tutto questo, il premier dice che l’Italia è vicina al fallimento se non sarà supportata in modo diverso dall’Europa. Qualcosa che tuttavia non ha avuto spazio nei media italiani e che nemmeno sembra aver avuto qualche effetto su un Parlamento che se ne andato in vacanza per rispettare la Costituzione. Che probabilmente non avrà spazio politico nemmeno nei prossimi mesi. per evidenti ragioni di impotenza e di cassetta elettorale.
Più volte ho espresso l’idea che tutto questo sia avvenuto per quel fine politico che il liberismo si propone: la minimizzazione dello Stato e della cittadinanza, la negazione dei diritti del lavoro che porta alla ricattabilità e ai bassi salari, la riduzione della democrazia a fatto formale e il regno incontrastato di un’oligarchia finanziaria. Solo che qualcosa è andato storto: i presupposti si sono rivelati ancora una volta sbagliati e soprattutto i tempi sono precipitati. A tal punto che lo si va dire solo nei giornali tedeschi, nella speranza che la drammatica prospettiva possa smuovere qualcosa e servire da pungolo o magari da sponda per la Confindustria tedesca che com’è noto tiene molto all’euro, visti i vantaggi che ne ricava e la mancanza di concorrenza che assicura. Ma in realtà è proprio il pensiero unico e i suoi sacerdoti che finalmente vanno rimossi.
Il fatto è che al ” problema Italia” si sta adoperando nella soluzione la stessa classe dirigenziale che non è stata in grado di evitarlo. Finiremo come la Grecia, tutto ciò a cui assistiamo è un enorme tentativo di salvataggio poltrone…ma non solo del misero Montecitorio…si parte dall’EuroTower in giù!
ridicolo. Monti sta studiando da politico, è evidente che questo tempo perso dietro alla legge elettorale serve soltanto a delineare i prossimi accordi. Si metteranno insieme Destra, Centro, Sinistra. All’opposizione andranno Vendola, Di Pietro, quel che rimarrà di Fini, Grillo, la Lega. In totale ci sarà un 60% di “Governo” ed un 40% di opposizione. Sosterranno un governo di “responsabilità nazionale”: un Monti Bis che durerà cinque anni. Casini? andrà al Quirinale e da lì gestirà gli affari della famiglia Caltagirone.
Ma come può uno che da 29 anni è a Montecitorio considerarsi NUOVO CHE AVANZA?
hanno ridotto i redditi DA LAVORO ALLO STATO DI SUSSISTENZA, CON PRECARIZZAZIONI VARIE , COMPLICI I SINDACATI GIALLI…ED ORA SI ACCORGONO CHE I LAVORATORI NON CONSUMANO…MA CHE GRANDI POLITICANTI E TECNOCRATI…GLI UNICI REDDITI CHE NON SI SONO RIDOTTI NEGLI ANNI SONO I LORO!
e pensare che qualcuno lo riteneva consapevole di quel che stava tramando…
oppure è in questa occasione che ha scelto di recitare?
comunque era già tutto “scritto” (2010):
http://astrologia.astrotime.org/L'impronta_della_Croce_Cardinale.htm
ora si tratta di scegliere se sfogarsi nei blog o..
aprire gli occhi ad un futuro che non tarderà a farsi sentire
e pensare che qualcuno lo riteneva consapevole di quel che stava tramando…
oppure è in questa occasione che ha scelto di recitare?
comunque era già tutto “scritto” (2010):
http://astrologia.astrotime.org/L'impronta_della_Croce_Cardinale.htm
ora si tratta di scegliere se sfogarsi nei blog o..
aprire gli occhi ad un futuro che non tarderà a farsi sentire
I politici e l’apparato pubblico in generale sono gli unici settori insieme alle pensioni d’oro che non si sono taglaiti un Euro.E’ quasi grottesco se non fosse tragico che mentre il paese sta affondando nel fallimento questi signori continuino a percepire stipendi faraonici mentre la popolazione va verso la fame e le imprese chiudono per insolvenza.Sembra quasi una barzelletta sentire Alfano che propugna grandi alleanze con chi ha collaborato con lui a far fallire l’italia.E’ del tutto naturale che Monti vada a sfogarsi in Germania,in Italia non c’è un popolo in retti sensi visto che razza di personaggi ha inviato al potere.Per fortuna che c’é Casini che vuole ricostituire la cosa bianca con uomini “nuovi” lui, Fini, Pisanu, Cesa ed altri giovincelli…!!..
A quanto pare, siamo definitivamente avviati verso il disastro.
In estrema sintesi, per non dilungarsi citando ricette già ampiamente dibattute, non c’è possibilità di salvezza.
A mio modesto avviso, infatti, nulla si può risolvere se prima non si elimineranno gli ostacoli principali:
Il nostro nichilismo, la nostra ignoranza e la nostra stupidità (hai detto niente!).
Mi spiace dirvelo, fratelli, ma temo che l’unica via di uscita sarebbe una rivolta armata per mano di una minoranza organizzata e determinata.
In stile bolscevico, per intenderci.
Una soluzione di fatto impraticabile.
Non c’è che dire, hanno fatto un buon lavoro (e noi gli abbiamo permesso di farlo).
Eserciti di utili idioti hanno fatto di tutto per portarci fin qui, rinunciando alla sovranità politica e monetaria.
Cacciari, in occasione di un dibattito televisivo che ricorderete, a questo proposito ha detto: “E meno male, che l’Italia non ha più sovranità politica… Quale politico italiano, infatti, sarebbe capace di esercitarla?”.
Forse non aveva tutti i torti…
e’ inutile mettiamoci in testa che e’ finita.
mi associo a vulka : cambiare radicalmente tutta la classe politica , nuove regole e chi sbaglia paga.
provando a capirci qualcosa, mi sembra che dal dibattito italiano manchi la vera sostanza che alimenta lo spread con l’economia tedesca ed i bund del suo stato. La Germania, pur essendo partita da una condizione di ingresso nell’euro abbastanza svantaggiata, è riuscita ad adeguare per tempo il suo sistema burocratico e produttivo in modo da renderlo compatibile e forte rispetto agli altri paesi dell’euro, che invece, specie nel sud Europa, sono rimasti fermi. L’arma vincente della Germania è la sua coesione sociale derivata dall’alto senso etico della sua classe dirigente e in un sistema flessibile e condiviso della distribuzione del reddito. Fattori che rendono stabile la società tedesca, dandogli la possibilità di programmare sviluppo e produzione a lungo termine e ,quindi, dando affidamento ai mercati finanziari che investono volentieri i loro capitali laddove c’è una maggiore garanzia di rientro con reddito degli investimenti a lungo termine. I Paesi del Sud Europa sono devastati da una sfrenata corruzione che fa lievitare in modo insopportabile i costi di qualsiasi intervento pubblico a livello di infrastrutture e di normale amministrazione. Una classe dirigente corrotta che prende in ostaggio il popolo e, prestandosi al gioco del liberismo più sfrenato e cinico, pensa solo a curare il suo arricchimento, aumentando sempre più il debito pubblico e facendo pressione sulle istituzioni europee e sui paesi forti per avere sempre occasioni di sfruttamento criminale.
Le imprese italiane più sane, da Firenze e Roma in su, che sono riuscite ad entrare nella filiera di produzione tedesca e francese, riescono ad esportare oltre l’ Europa,salvandosi, ma vedendo morire il mercato interno per la crisi che colpisce la loro classe media e lavoratrice. Ciò alla lunga colpisce l’economia sia tedesca che francese, perchè il mercato interno all’Europa è la loro maggiore area di assorbimento della loro produzione. Vero è che le imprese dei paesi mediterranei, collegate alla filiera dei paesi forti, Germania in testa, portano utili alle imprese madri di quel paese per la partecipazione alle esportazioni oltre l’Europa, ma la cosa non viene pareggiata con una capacità di assorbimento dei mercati latino-greci e quindi con la possibilità, vendendo in Europa, di sostenere i costi della loro coesione sociale interna. Di Questo si sono accorti i progressisti sia francesi che tedeschi. Questi ultimi stanno affilando le armi dialettiche per conquistare il consenso e governare, puntando sulla necessità di governo omogeneo di tutta l’area europea. Credo che, se vogliono contribuire ad aumentare la capacità di assorbimento dei mercati interni dell’ Europa mediterranea, mantenendo invariato il costo del sistema e della sua competitività oltre Europa, devono riuscire ad orientare più decisamente le opinioni pubbliche di questi paesi per favorire una maggiore coesione sociale ed una maggiore etica sia nella politica che nell’amministrazione. Le somme così ricavate potrebbero essere dirottate verso le classi lavoratrici e medie, mantenendo invariato. come già detto, il costo complessivo del sistema, la sua capacità di esportazione e aumentando la sua capacità di assorbimento dei prodotti tedeschi o francesi. Oggi conta di più il costo complessivo della società che il costo del lavoro. Se i nostri dirigenti di governo e nel Parlamento riuscissero a capire l’importanza della lotta alla corruzione, alla evasione fiscale ed allo spreco, avremmo la possibilità di programmare uno sviluppo per un tenore di vita nazionale medio magari inferiore a quello della Germania, ma civilmente lecito ed umanamente sostenibile, che ci assicurerebbe forza e sobria prosperità, garantite da una corretta collocazione nel mondo del giusto rapporto fra qualità, costi di produzione e tenore di vita decente per tutti.
Scusate se posso essere rude e in qualche senso anche volgare…
ma un bel giro di calci nel culo a ‘sti politici, non sarebbe meglio?
Non serve fare inutili e illogici paragoni tra uno e l’altro se entrambi agiscono negativamente! FUORI DALLE BALLE TUTTI!
Nuova Italia e chi prova a rubare o arrangiarsi gli tagliamo le mani e non solo quelle, così potrà divertirsi sulla spiaggia con le sue click clak personalizzate…
E guardate che non sto assolutamente scherzando…
Reblogged this on barbatustirolese.
Sostanzialmente, Monti non è molto diverso da chi lo ha preceduto e da chi lo sostitìene (ex maggioranza ed ex sedicente opposizione!)
Invece di aspettarsi aiuti dall Europa o dalla Germania
aiuti come quelli del mendicante con il cappelli mano,
l italia dovrebbe tagliare la spesa e il debito pubblico.
E´l unico rimedio . Tagliare , non aumentare le tasse
che al contrario ricorda Maria Antonietta .
Un cortigiano le disse : maesta il popolo ha fame , vuole il pane , ma e´ finita la farina e lei rispose tranquilla . dategli le briosches!