Per ora le famiglie devono portare la carta igienica nelle scuole, così povere che non hanno più i soldi per comprarla e quei rotoli, simbolo fin troppo esplicativo del massacro dell’istruzione pubblica italiana, sventolano nel primo giorno di scuola. Ma forse il ministro Profumo ha preso spunto da questo per fare il discorsetto inaugurale annunciando che in futuro nelle aule sarà abolita la carta. Non preoccupatevi, non si tratta di nuove pratiche a mani nude, ma del fatto che il ministero ha intenzione di comprare un computer per ogni classe di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria e un tablet per ogni docente delle medesime regioni.
Giurin giuretto: lo faranno, tanto più che per questo ci sono 31 milioni europei. E per un sublime motivo: grazie all’ingresso del digitale saranno risparmiati addirittura 30 milioni in carta. Evviva. Rimane da capire cosa possano farsene gli studenti di un solo computer a classe, a che cosa potrà servire il tablet al docente, a consultare Wikipedia, a sostituire il registro di classe o a chattare? Ma Profumo sa cos’è un tablet? E farebbe anche piacere conoscere in che modo e per quali programmi dovrà essere utilizzata la mercanzia tecnologica, se esiste insomma accanto a questo acquisto per il risparmio di carta, un qualunque progetto didattico o strategico. Ma non una parola sull’argomento: si ha proprio l’idea che il professor Profumo non abbia una mezza idea dei sistemi informatici e che il concetto di modernizzazione sia quella di fare contratti e contrattini, magari con qualche vantaggio per i soliti noti, al fine di per sbattere un po’ di macchine in giro. Senza senso e senza costrutto.
Forse non sa che se le scuole volessero utilizzare l’inutile computer a classe per fare qualcosa di serio e mettere in piedi un’aula informatica, avranno bisogno di finanziamenti, di scelte accurate sia di macchine che di software, di sostegno tecnico e didattico, magari di corsi di aggiornamento. Si dovrà spendere molto di più per non rendere le spese inutili. Cosa del resto ovvia, visto che l’Italia è ben lontana da riservare alla scuola lo stesso pil degli altri Paesi: il 4, 7% contro il 5,8% della media europea, che comprende però anche Paesi parecchio arretrati. Quindi i membri del governo sarebbero vivamente pregati di evitare la sceneggiata dei modernizzatori fasulli facendo un po’ di compere in giro con quello che rimane delle immancabili e laute regalie alle scuole private e pensando che con questo sia esaurito il compito.
In ogni caso però il ministro sa benissimo come usare il rotolone regina dei faremo e delle chiacchiere. E nelle scuole sanno benissimo cosa farsene.
Si passa all’informatizzazione di massa, fornendo Pc sparsi dappertutto ma si lasciano le scuole con mura cadenti, senza sistemi a norma e banchi per sedersi, aule che sembrane stie per polli.Siamo però europei. L’uso di un Pc ci rende europei. Come dire possiedo le scarpe ma non le calze. Indosso i pantaloni senza le mutande.ho un ombrello bucato che tutto fa tranne che ripararmi dalla pioggia. E’ questa la scuola europea? Benvenuti nel paese dei picari!!!!
Stessa fine della lavagna elettronica.. Sono i soliti giochetti per far guadagnare gli amici.. Mentre la scuola sprofonda sempre più.
Confesso che anche a me è venuta in mente l’associazione carta-carta igienica… A che pro, se manca tutto il resto, se i docenti non riceveranno l’adeguato aggiornamento, se non ci sarà l’adeguato supporto tecnico. Vorrei sapere quanti PC stanno marcendo sulle aule e le università italiane? Mah….
Il collega profumo sta seguendo le orme dei predecessori: parla alla stampa ed è in balia dell’apparato ministeriale notoriamente e storicamente poco tentato dalla modernità e dalle innovazioni di qualunque tipo. Sarà distrutto dai tribunali amministrativi stracolmi di ricorsi -motivati- per ogni atto emanato e da quella contabile per sperpero di intelligenza pubblica. Se non vuole andare in Olanda dove forse sarebbe accolto da sorrisetti potrebbe ogni sera fissare il tg3 e chiedersi cosa è quel video che giornalisti poco avvezzi toccano con le mani. oppure recarsi in qualsiasi museo spagnolo, asilo francese. Tutte attività che potrebbero illuminare le sue cellule celebrali. Maliigni mi dicono che è riuscito ad entrare in conflitto amministrativo fra se e se (poltecnico di Torino e Ministro) perdendo in entrambi i ruoli. Ma si sa è meglio non sappia la mano destra quello che fa la sinistra: controlli la sua burocrazia, Moinistro: non lo faccia per noi ma il suo amico Cota che tanto lo apprezza! PS si candidi anche alle elezioni: quelle condominiali.
ma gli altri 30 computer li faranno comprare alle famiglie, normale no? e intanto io ho pagato 1325.50 di abbonamento per il trasporto scolastico, per 3 figli di cui due magiorenni per i quali non percepisco nemmeno gli assegni familiari. Nell’era tecnologica, Profumo ha pensato al teletrasporto?