Sono molto deluso dal confronto che hanno avuto Bersani e Renzi in vista del ballottaggio. Mi chiedo come si faccia a parlare per quasi un’ora senza nemmeno affrontare il problema del regime autocratico di Tonga. Perché va bene non parlare dell’Ilva o della sanità, tacere del fiscal compact, delle pensioni, della caduta verticale del Paese e di cosa si intende fare, ma visto che si è scannati sulla politica estera, Siria, Palestina, Israele, senza peraltro alcuna novità rispetto a 40 anni fa, era doveroso prendere in esame le dolenti questioni di altre parti del mondo.
Del resto a me pare proprio che i due fossero in fuga dai problemi italiani verso Paesi dove non esiste un trattato di estradizione. Discorsi vaghi come la cipria e sempre reticenti: li vedrei bene, agghindati a dovere, a Puerto Escondido tra chicas e margaritas, tanto si è capito perfettamente che la gestione del Paese sarà in mano a Monti, Merkel, Bce e compagnia. Tra l’uno e l’altro non cambia nulla: solo solo due immagini di leadership, una berlusconiano- mediatica, l’altra di apparato, ma entrambe finte, chiaramente gregarie e subalterne, incapaci di avere una vera voce e dire qualcosa. Facce da appiccicare su un massacro che cerca l’anonimato.
Mi riconosco nel commento del Sig. Frisciotti.
Dappertutto in questo mondo l’immischiarsi negli affari altrui è la forza dell’uomo… nella politica si chiama “politica estera” rompere, cioè, i co… al vicino per deviare l’attenzione del proprio battello che sta affondando perché non hanno neanche un’ dico un’idea di dov’è e come si usa un salvagente per i passeggere della nave Itaglia..
Ieri sera come tantissimi ho guardato il faccia a faccia tra Renzi e Bersani, ed ero li che ascoltavo e ragionavo su tattiche e parole d’ordine, chi tende a sinistra chi no, i cattolici la politica estera. Come tutti ero convinto di essere lo spettatore del confronto tra due politiche, la più votata delle quali potremmo poi portarla alla presidenza del consiglio italiano o giù di li. E poi, ad un certo punto nel mezzo del confronto mi sono ritrovato a guardare la pubblicità ed ho capito. Ho capito che quei due erano due imbecilli qualsiasi che stavano recitando un reality, e che aspiravano solo ai propri interessi, perchè ora stavo guardando chi comanda veramente in Italia ed in Europa. Ed erano macchine e profumi e baloccchi da vendere ai tanti coglioni come me che erano li a guardare un dibattito politico interrotto dal padrone, quello vero. Cosa importa se vincerà Renzi o Bersani, serviranno ambedue lo stesso padrone, lo stesso terribile impietoso sistema per il quale possiamo solo dividerci in merce o consumatori di merce, a seconda dello stato sociale. Ed ho capito che quello che stavo guardando non era un dibattito politico ma una ennesima pubblicità per farci desiderare uno dei due prodotti “politici” sponsorizzati. Con questa gente, con questa politica non cambierà nulla. Quindi schifato ho zappato un po sul Tv , e come al solito non c’era niente. Un bel libro mi ha un po consolato. Che fatica essere uomini.
Già, e l’unico sollievo è costatare che non si è soli nell’averli visti così.
Chiusi nella stanza mediatica dei giocattoli hanno giocato ai grandi senza disturbarli.
Du’ regazzetti tanto tanto educati, beati i ggenitori…