Anna Lombroso per il Simplicissimus
Gli ateniesi furono profetici:” Noi crediamo infatti che per legge di natura chi è più forte comandi; degli dei lo crediamo, degli uomini lo vediamo”. Lo dissero ai Melii, Tucidide ne riporta la sconfortata ribellione, Platone ritenne non fosse giusto, da che mondo è mondo ci fu chi lottò contro questa “legge di natura” che mutua la bestialità presso gli umani eppure oggi si tornano ad escludere in nome della coscienza sprezzante e del realismo politico i giudizi di valore, quelli morali dall’ambito del vero e del falso. Viene delegato agli uomini, sopraffatti o sopraffattori, di integrare i valori nella pratica, nelle cose, nella realtà, che ne sarebbero prive.
I papi dicono di vivere “come se” Dio ci fosse, i laici si dicono di vivere come se i lumi della ragione ci fossero dentro se stessi, gli scienziati vogliono farci credere che la tecnica potrà governare il mondo, gli economisti vogliono persuaderci che con il sacrificio dei deboli salveremo il mondo come appare e tutti, vittime e carnefici, nobili e vigliacchi. È questa la moderna idea di “ragione pubblica”, di assennato buonsenso, di giudizioso pragmatismo, cedevole, arrendevole, quello più adatto alla maggioranza sempre più silenziosa, come se la convivenza comportasse la rinuncia alla legittima pluralità dei punti di vista, delle visioni del mondo, delle convinzioni morali, prima tra tutte quella che ci vuole liberi dallo sfruttamento, e all’utopia.
Così agli ateniesi, immemori di aver allora segnato di consapevolezza, il loro destino futuro – così come a noi – tocca in sorte che il loro governo sia onorato di vendere a un principe del Qatar per 5 milioni Oxia, una delle loro isole più belle e pochi chilometri da Itaca. E che la Finlandia non si periti di chiedere come garanzia dei prestiti alla Grecia , l’Acropoli e il Partenone. E che il Ministro dei Beni Culturali decida di dare in affitto a prezzi stracciati come set di spot pubblicitari i luoghi simbolo del Paese: il Partenone si offre alla modica cifra di 1600 euro.
Una Medusa ci ha annichili, con la minaccia della fame, con la paura del domani un tempo magnifica aspettativa, oggi rischioso baratro. L’unico augurio che mi sento di fare è quello di sottrarsi al suo sguardo, di rivolgere gli occhi a noi stessi e di ritrovare la facoltà e la volontà di essere liberi.
“…pensa seriamente che denunciare il banchetto del fruttivendolo perchè non ti batte l’esatto importo per lo scontrino delle patate e della cicoria sia fare lotta all’evasione….”.
Il banchetto è l’ultimo anello della catena: se spariscono milioni di banchetti, saltano anche i pesci grossi. Non è possibile fare economia sommersa se non si riesce a vendere in nero beni e servizi all’utente finale. Se ogni vendita si dovesse svolgere alla luce del sole, come potremmo smerciare interi bastimenti di cianfrusaglie irregolari? E così l’innocuo banchetto guarda guarda quanto diventa importante: senza di esso, niente nero da nessuna parte….
La svendita delle radici e delle fondamenta su cui è stata edificata la nostra storia è l’ennesimo scandalo che dimostra come il bene di tutti possa essere mercificato e quindi prostituito.
I “venditori”, parassiti succhiasangue, protervi e ignoranti tra poco venderanno spensieratamente il foro romano, le cappelle medicee o la laguna di Venezia a qualche gruppo commerciale o a qualche magnate così come si sono svenduti ferrovie, autostrade, industrie e tanto altro. E troppi concittadini, pasciuti e appagati dal nullismo telvisivo, dai games, dalle tante farmville, da una scuola depotenziata e svuotata staranno a guardare come allocchi indifferenti.
Non riesco più a considerare “vittima” chi non si ribelli in nessun modo.
Abbiamo mente e pensiero, abbiamo voce e parole, abbiamo strumenti di diffusione e comunicazione a disposizione; è da considerarsi un piccolo passivo complice della nostra comune rovina ogni persona che, potendolo per età, salute e mezzi, non si esprime, non comunica, non si schiera mentre accetta con indifferenza o mugugnando la nostra comune rovina e magari pensa seriamente che denunciare il banchetto del fruttivendolo perchè non ti batte l’esatto importo per lo scontrino delle patate e della cicoria sia fare lotta all’evasione.
Grande post Anna, avanti così, ci sei cara.
http://ildocumento.it/psicologia/the-trap-fotti-il-tuo-compagno-bbc-2007.html
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