Se fate una ricarica telefonica da 20 euro dopo pochi secondi, attraverso il sistema gianos, la transazione viene a conoscenza di Bankitalia. Ma se un istituto di credito banca sposta 900 milioni per un’operazione pazzesca in titoli tossici, i solerti controllori dei nostri poveri spiccioli non se ne accorgono: ci hanno nascosto le carte si difende l’istituto di via Palazzo Koch, che in realtà fa l’avvocato dei sorveglianti in carica al tempo delle operazioni pazze di Mps, cioè la signora Tarantola e il divo Draghi. Già non sapevano nulla nemmeno di operazioni che erano state mesi prima alla ribalta televisiva di Report.
Però questa risposta rivela ancor meglio il sistema Italia entrato in vigore con il berlusconismo come prassi, ma teorizzato dal montismo come oligarchia di fatto: il cittadino viene controllato in ogni minimo dettaglio, ma i potenti e le istituzioni finanziarie possono agire come vogliono. Hanno la facoltà di sottrarsi ai controlli e nel caso proprio non ce la facciano, possono contare sull’opportuna “distrazione” dei guardiani. La vicenda del Monte dei Paschi di Siena, la banca di riferimento del Pd e delle formazioni che lo hanno preceduto, sta facendo scoppiare una bolla politica, ancora più virulenta perché in vista delle elezioni, ma il “groviglio armonioso” tra finanza e politica riguarda un modo di essere del Paese oltre che di tutti i partiti e rappresenta benissimo il distacco di una casta dall’Italia reale oltre che il distacco del sistema finanziario dall’economia reale. Del resto, generosamente, nel consiglio di amministrazione della banca non mancava, la curia, la massoneria, persino l’Opus Dei perché il quattrino è al tempo stesso il grande architetto, il redentore e il Ponzio Pilato. Non è un caso che Mussari, principale autore del disastro godesse la piena fiducia di tutto il mondo bancario italiano nonostante il delirante acquisto di Antonveneta a un prezzo quattro volte superiore al suo valore. Evidentemente l’istituto finito anni prima in mano al Banco Santander, aveva bisogno di un ritorno all’italianità. A qualunque costo e per motivi che lascio immaginare.
Si sa, ma non si dice. Il nebulosissimo professor Monti che non sa nemmeno bene cosa sia la massoneria, sapeva invece benissimo quale era la situazione reale del Monte Paschi e la massa di operazioni in perdita che gravavano sulle sue spalle, nonostante le distrazioni di Bankitalia. Tanto è vero che in principio si era stabilito un aiuto pari a 3,4 miliardi poi portato a 3,9 per far fronte a “operazioni finanziarie strutturate”. Guarda caso la cifra finale sembra essere l’esatto ammontare delle perdite di Mps e l’aggiunta corrispondente ai buchi emersi negli ultimi giorni, per un totale di 444,4 milioni. Un supplemento di Monti bond che è passata chiedendo la fiducia.
Naturalmente tutti i soldi che sono arrivati al Monte Paschi sono dei cittadini. Però con tutto questo la grande battaglia che adesso si sta svolgendo e per cui, come scrive il Financial Time, viene usata fino all’ultima stilla di sudore dei manager super pagati, è evitare che lo stato entri dentro la banca con la quota che gli spetterebbe per il salvataggio. Soldi di tutti sì, ma da gestire e magari buttare privatamente, perché si sa lo stato è il male , ancorché il sistema ne abbia corroso fin le fondamenta e adesso ne finanzi le espressioni più corrive o più rassegnate al potere finanziario, non esclusi i sindacati.
Proprio per questo da un anno vado dicendo che occorre una segnale di discontinuità radicale con un mondo troppo legato a queste logiche, troppo dipendente da esse per poterle contestare o ribaltare davvero. Prima che esse si trasformino da retroscena nascosto e inconfessabile, nella filosofia stessa dello Stato. E almeno per questa ignobile mutazione abbiamo per una volta l’uomo giusto al posto giusto.
SIAMO ALLA FRUTTA IL GOVERNO GIOCA A NASCONDINO E NOI SIAMO QUELLI CONTROLLATI MA TRA CANI GIA SAPEVO CHE NON SI MOZZICANO
Adesso anche Bankitalia si è iscritta al partito dell’Insaputa. Ma se solo si ha un briciolo di conoscenze di analisi di bilancio non è sostenibile che Bankitalia non si potesse accorgere dell’operazione e delle perdite avvenute per iniziativa non solo di Mussari. Non credo proprio che in una banca le operazioni di grandi dimensioni e di pesante rischio avvengano solo con la firma del Presidente o dell’Amministratore Delegato o del Direttore generale. In genere sono tutti i componenti il Comitato o il Consiglio di Amministrazione a decidere. E questi devono avere tutte le carte per decidere. Se poi non le leggono questo è un altro paio di maniche, comunque restano responsabili dell’errore. Inoltre appena è avvenuta la perdita della suddetta scommessa molto pericolosa tutta la catena amministrative ne era al corrente e quindi è impossibile che non ci si sviluppata una segnalazione a Bankitalia in quanto si trattava di perdita che superava il patrimonio aziendale. Quindi se Bankitalia dice che non lo sapeva o mente o deve effettuare subito le azioni previste per queste operazioni che mettono in pericolo tutto il sistema del credito. E non si tratta di dire solo: non lo sapevamo, ma è probabilmente prevista anche una denuncia all’autorità giudiziaria. La reazione di Bankitalia e del governo fa pensare molto male su come si possono essere realmente svolti i fatti e sulle complicità e le connivenze di organi di controllo che fanno finta di non controllare.
Bellissimo titolo, articolo e commento di pippo gigi.
Andate a leggere i commenti positivi sull’eliminazione della moneta cartacea sul sito di Smonti…..bbbrrrrrrr rrabbrividiaaamooo.
Avevo visto una statistica sull’evasione: solo il 9% è ascrivibile a professionisti ed artigiani. Il grosso dell’evasione è effettuata da criminalità organizzata, banche (che sono dei loro concorrenti…), grandi industrie. Avete visto un solo provvedimento contro questi grossi evasori? addirittura l’Agenzia delle Entrate ha fatto enormi sconti per banche sorprese con le mani nel sacco (dell’evasione) e società di gioco.
Tutte le misure sono prese contro i piccoli, redditometro, studi di settore, limitazione al contante, ecc.
Gli evasori, i delinquenti, le banche sono al governo, non stupiamoci se quindi se il MPS ha fatto operazioni gigantesche ed è riuscita a nasconderle. La CGIL emiliana truffava i vecchietti, la segretaria di Bersani rubava, volete che il PD con la sua banca, il MPS, facesse qualcosa di diverso?