Il Parlamento cipriota ha buttato la spugna: circondato da migliaia di cittadini incavolati neri non ce l’ha fatta ad approvare il piano di salvataggio europeo che prevedeva anche un sostanzioso prelievo forzoso sui conti correnti. Forse la sconfitta del delirante piano di Bruxelles e di Berlino era nelle cose: la mediocrità dei dirigenti europei aveva partorito un ennesimo mostro, volto solo a salvare le eventuali sofferenze delle banche e incurante del fatto che un simile provvedimento avrebbe affossato ancora di più l’economia cipriota. Ma in questo caso la voglia di metterci meno quattrini possibile, la totale assenza del concetto di solidarietà continentale, forse l’abitudine a imporre massacri, si è concretata in misure di sottrazione diretta, evidente e immediata che non potevano essere vendute attraverso il filtro di ambigui filosofemi economici con allegata promessa di palingenesi finale.
Tuttavia la questione non può fermarsi a constatare la pochezza intellettuale e politica delle élite che tessono l’ attuale governance europea e la loro evidente dipendenza da interessi nazionali intessuti con quelli dei gruppi di potere finanziari. Ciò che è accaduto a Cipro mette in questione l’intera costruzione dell’Unione in maniera ancora più evidente di quanto non si sia visto in Grecia e poi in Spagna e poi in Italia. A Cipro infatti, il governo di sinistra è stato ribaltato nelle elezioni del 17 febbraio dalla destra di Nicos Anastasiades, solo grazie all’intervento diretto della signora Merkel e della commissione di Bruxelles che hanno detto chiaro e tondo o eleggete questo signore, oppure non ci saranno aiuti. Il ricatto si è concretizzato in maniera chiara l’11 gennaio scorso quando la Merkel, assieme a tutto lo stato maggiore del Ppe e ai leader olandese e finlandese, è volata a Limassol per discutere del budget europeo, ma soprattutto per tirare la volata alla destra cipriota.
Le enormi pressioni fatte su Papandreu perché non facesse il referendum in Grecia, l’imposizione di Monti in Italia, le promesse non mantenute in Spagna e Portogallo (oltre ai soldi distribuiti in giro) evidenziano un problema di democrazia negata di cui l’Europa è divenuta a sorpresa il nefando motore. E Cipro è uno snodo importante dentro questa dittatura non dichiarata perché lo sforzo senza precedenti messo in atto per evitare una vittoria della sinistra non è stato dovuto solo a una ovvia preferenza ideologica, ma anche alla circostanza che il leader della sinistra Christofias, era andato a parlare con gli uomini dell’ Fmi per chiedere un’assistenza separata che fosse meno onerosa sul piano sociale ed economico di quella offerta da Bruxelles ai Paesi in crisi. Dunque l’Europa non solo impone misure conservatrici se non apertamente reazionarie col pretesto di inconsistenti teoremi economici, ma cerca di evitare che qualcuno si possa allontanare dall’ortodossia, chiedendo aiuto ad altri. L’Europa è diventata insomma una sorta di prigione nella quale si è costretti a sorbire l’immangiabile minestra proposta dalla cuoca che fa la cresta sugli ingredienti, ma dalla quale è difficile fuggire grazie alle robuste sbarre realizzate in euro.
Tutto questo è divenuto ormai intollerabile. Lo sta diventando persino negli stati ricchi che conducono la danza, ma nei quali comincia a serpeggiare la consapevolezza che comunque l’Unione e la sua moneta sono ormai utilizzati in vista di una sempre più evidente iniquità sociale. Ma adesso la partita di Cipro si è riaperta: la Merkel è riuscita a far eleggere il leader conservatore, ma non a consentirgli di dare il via al prelievo forzoso. E sarà interessante vedere fino a che punto si spingerà la Ue per avere quei 5,8 miliardi che dovrebbero derivare dalla rapina bancaria ai danni dei cittadini e che guarda caso sono quasi esattamente la cifra per la quale le banche tedesche sono esposte verso l’isola, come fa sapere Der Spiegel. Quasi una tassa di scopo. Di certo prima delle elezioni tedesche, non potrà permettere un default clamoroso dopo essere riuscita a nascondere, dietro il velo pietoso dei tecnicismi quello greco, né consentire un’uscita dalla moneta unica che sarebbe come il rompete le righe per tutti. Però nemmeno può fare frettolosamente marcia indietro sulle sue richieste: è inchiodata alla sua ottusità.
Di una cosa però sono assolutamente certo: dopo Cipro e le inquietudini che la vicenda ha suscitato ovunque, nessun partito potrà più sventolare acriticamente la Ue come un feticcio: sarebbe il suicidio politico dopo i disastri di Monti e i timori di nuovi massacri. Cipro è una severa maestra anche per l’Italia.
L’ha ribloggato su Due Coyote. Una pista.e ha commentato:
Ma ci mancava altro che la gente stasse sempre zitta… certo che fatto in modo diverso forse ci poteva stare di prendere un pò di soldi a certi magnati russi che depositano li soldi (è pur sempre nota alle cronache come lavanderia di soldini…)
Gentile deputata/o senatore/trice M5S e non, per favore, fai arrivare ( mi censurano in tutti i modi) questo mio messaggio alla Presidente Laura Boldrini e giralo a tutti i tuoi colleghi deputati, senatori 5 Stelle. Agli altri dei partiti tradizionali ci penso da solo, Grazie. Ciao. Mario Teodoro Pizzorno.
Inviato Laura Boldrini 16 03 2013
Gentile Presidente.
Non riesco ad ottenere Giustizia in nessun modo, non sono tutelato dalla Legge Italiana e non riesco a fare punire dei “potenti”, cioè il mio sindaco e una assistente sociale che hanno commesso dei gravi reati verso la mia famiglia.
Mi può aiutare in qualche modo?
Nella speranza di un suo cenno, la saluto calorosamente.
Mario Teodoro Pizzorno.
http://www.openjournalist.com/pst/secondo-voi-sono-in-punizione-perche-non-voglio-abbassare-la-testa
http://grazieonestopolitico.overblog.com/
http://kafkainroncoscrivia.overblog.com/
Laura Boldrini discorso:
“…farò in modo che anche questa Istituzione sia anche luogo di Cittadinanza di chi ha più bisogno…..”
Contatti: Corso Italia 36 tel. casa 0109350166 cell. 3337170176
P.s Allego dichiarazione della mia parrocchia dal quale si evince inconfutabilmente che le mie dichiarazioni relative ai servizi igienici non presenti, dove dimoravo con mia moglie nel 2010, sono veritiere. Inoltre allego la Interrogazione Parlamentare del senatore Pedica Stefano nella quale si scrive in relazione alla mia vergognosa vicenda, di tutelare i diritti fondamentali dell’Uomo. Infine io in sedia a rotelle che uso quando devo fare tragitti lunghi, perché riesco a stare in piedi ma, faccio pochi passi.
Cipro viene vessata per vari motivi : il fantomatico megagiacimento di gas offshore – la competitiva piazza finanziaria – strategica posizione nel Mediterraneo
In un “soprassalto di dignità”, come l’ha definito l’articolo di LiberaMente, il governo di Cipro ha rifiutato di risanare la propria economia, in buona parte, con soldi confiscati alla mafia russa (i conti oltre i 100.000 Euro sono quasi esclusivamente suoi, e di qualche oligarca che poco ha da invidiarle), ed è volato a Mosca, per discutere con la mafia quali pezzi di isola cedergli in cambio della sopravvivenza.
Morte alla Germania. Si , si…
Morte alla Germania!
Mi interessava sapere perché i cravattari tedeschi volevano proprio 5,8 miliardi da Cipro. Mi hai dato la risposta: era il rientro del debito tedesco. Gli altri si potevano arrangiare. Molto interessante e significativo: sembra che i tedeschi stiano riscoprendo una guerra europea fatta con mezzi non militari. E’ il tentativo di rivincita sulla seconda guerra mondiale?