Per fortuna che abbiamo angeli custodi straordinariamente solleciti nel tutelare la nostra salute come dimostrano Ilva, Eternit, discariche abusive in ogni dove e altre mille situazioni. Così solleciti nell’occhiuta prevenzione che per renderla più cogente si dedicano alla sistematica distruzione della sanità pubblica . Così i nostri custodi dell’istituto superiore di sanità, sbattendo le ali, hanno imboccato la strada di un divieto delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici: troppo pericoloso quel loro mefitico vapor d’acqua – alle volte perversamente aromatizzata – che potrebbe anche contenere frazioni infinitesime di nicotina, circa dieci volte inferiori a quelle contenute in un peperone o in una patata.
Poi ci hanno ripensato e hanno detto che si tratta solo di un’indicazione di massima, non di un divieto che per ora vale solo per le scuole, riuscendo con questo solo ad aumentare la confusione: e del resto quando il ministro della sanità è Beatrice Lorenzin le cose si fanno come le quattro chiacchiere al bar, magari dopo aver fumato cose assai più serie. Ma forse è proprio questo stato di incertezza e di indeterminazione che si voleva creare per evitare il rischio che diminuisca il lucroso mercato del tabacco e anche quello della multinazionali del farmaco che producono cerotti, sigarette a secco con contenuti di nicotina decisamente superiori, gomme da masticare e quant’altro. C’è infatti chi con la sigaretta elettronica ha smesso di fumare, ma moltissimi altri la usano come un succedaneo tenendosi lontani dalle tabaccherie e mettendo dunque in pericolo i nostri impegni europei. Tutto questo parte infatti dall’ipotesi del tutto fumosa e indimostrata che l’uso della sigaretta elettronica favorisca il tabagismo: che è come dire che l’uso del triciclo nell’infanzia favorisce l’uso dell’auto da adulti.
Non manca un tocco di grottesco, come sempre nella commedia all’italiana a cui infine si è ridotta ad essere l’Italia Il pasticcio viene infatti fuori all’indomani della nascita della prima sigaretta elettronica made in Italy che pare essere – una volta tanto – più evoluta rispetto a quelle già in commercio. Ci vogliamo esimere dal mandarla in vacca con le indicazioni ambigue della Lorenzin? Non sia mai che abbia successo, affossiamola subito.
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Aggiungo un ultima cosa per rispondere ad Anastasio, ti assicuro che io e molti ma molti altri non svapavamo nemmeno prima nei luoghi pubblici, ma non perchè siamo patiti di esig o gentil-men, semplicemente perchè è cosa normale e giusta non far respirare agli altri aria alterata da me.
Purtroppo la cafoneria va fermata in qualche maniera….e questo è uno dei tanti risultati dell’inciviltà che ci circonda.
Roberto casiraghi:ah ah ah
Adesso negli stati uniti l’erba sta diventando un business da coltivare? le case farmaceutiche ,La sanità , ma lo stato in generale guadagnano da anni grazie alle droghe, grazie alle cure che generosamente forniscono a chi è dipendente e a quelli che fumando si ammalano di cancro.
Ma non siamo ridicoli!!!
Ciò che dici tu può succedere col cibo con ciò che si beve figurai se serve la sigaretta elettronica, posso assicurati frequentando l’ambiente che nessuno, ma mai nessuno in 3 anni che svapo ho sentito che è passato da una percentuale più bassa iniziale di nicotina a una più alta, io ho cominciato non per smettere di fumare, ma perchè mi da più soddisfazione svapare.
Vietare lo svapo nei luoghi pubblici, son d’accordissimo, ma non con questi presupposti demonizzanti che ANALISI alla mano, (e si perchè per chi non le conoscesse ci sono raffronti tra il fumo della sigaretta ed il vapore elettronico) è infinitesimamente meno pericoloso del fumo.
io per grazia ricevuto sono laureato come infermiere, sono nella sanità da 25 anni, e devo condividere pienamente questo articolo, in più dopo approfondimenti con medici di settore, al momento non trovo alcun riscontro alla presunta nocività dello svapo, ne trovo se mai molte sulle sigarette con l’aggravante di una sostanza nota come polonio 210 che le rende per giunta radioattive, ma temo che certe lobby oggi contino più della salute dei cittadini, quindi ben venuta sigaretta elettronica e mal venuta POLITICA, come sempre in Italia di questi tempi
Lasciando perdere la questione fondamentale, ovvero se una persona abbia diritto di fare quello che più le piace a patto di non danneggiare il prossimo, a me pare che la sigaretta elettronica abbia i seguenti decisivi svantaggi:
– mantiene il fumatore nella sua dipendenza, variando solo di poco l’oggetto della dipendenza
– consente di modificare da zero a infinito la quantità di nicotina o di altre sostanze che creano dipendenza. Si comincia da zero o quasi zero, poi però niente impedisce che si passi a un po’ di più, poi sempre di più fino a ricreare la stessa sintomatologia della sigaretta tradizionale. Dopo tutto il business nasce solo nel momento in cui si perpetua la dipendenza, non quando la si azzera. Ed è anzi molto promettente, dal punto di vista del business, che si sia inventato qualcosa che consente, variando semplicemente la miscela di sostanze inserite, di creare multi-dipendenze al posto di una sola!
– determina, tramite l’accettazione sociale della sigaretta elettronica, che ha lo stesso fattore di forma della sigaretta tradizionale, la ri-accettazione della sigaretta classica e quindi assolve ad una funzione prodromica in un eventuale disegno di “riabilitazione” della sigaretta tradizionale, cosa che deve stare molto a cuore anche alle aziende di tabacco.
Ricordo infine che negli Stati Uniti si sta vivendo proprio in questi mesi il momento di passaggio da un contesto in cui la marijuana è vista come una droga pericolosa da criminalizzare a un nuovo inedito scenario in cui la si considera come un business talmente promettente da aver già determinato strane alleanze tra manager famosi e capi di stato al fine di sfruttare il nuovo oro verde. La sigaretta elettronica potrebbe dunque far parte dello stesso “progetto”, non lo possiamo escludere.
il fumo nei luoghi pubblici non è vietato perchè fa male a chi fuma ma per tutelare i non fumatori dai danni provocati (diamolo pure per ammesso) dal fumo passivo…e allora che sensata ragione c’è di vietare l’utilizzo di sigaretta elettronica in pubblico? perchè non vietare anche il consumo di alcol e di cibi fritti al ristorante? e ancora, di sgranocchiare popcorn e bere coca cola al cinema? non ci vuole molto a capire che qs ultima ridicola “crociata” nasce dall’allarme per la consistente diminuizione degli introiti dalla vendita del tabacco di cui lo Stato ha il monopolio, altro che tutela della salute! personalmente sono una forte fumatrice da oltre trent’anni e di soldi ne ho dati allo stato per questa abitudine che non ho mai pensato seriamente di cessare ma, per dispetto, ci sto pensando di passare alla sigaretta elettronica…, purtroppo quando saranno “troppi” coloro che smetteranno con il tabacco, di sicuro lo stato non vieterà le e-cig ma troverà il modo di assumerne il monopolio o comunque tassarle… MGT
Il non svapare nei luoghi pubblici è giustissimo e lo dice un vaper, ma la demonizzazione NO anche perchè gli studi ci sono e continuano pure, la sigaretta elettronica è “potenzialmente” dannosa e NON “certamente mortale” come il tabacco.
Invito i rosiconi qui sotto a pensare prima di parlare, nessuno vi giudica se andate a escort, e nessuno deve giudicarci se svapiamo… Vivi e lascia vivere
Spero che questo articolo sia scritto da un dottore e non da un fumatore di sigaretta elettronica. Ha eseguito studi del settore o parla per partito preso. Se è un dottore ed è sicuro di quello che dice firmi il suo articolo in modo ufficiale in modo da potersi prendere le proprie responsabilità. Se invece è solo un giornalista la smetta di dare pareri sanitari più o meno velati.
Franco Stornelli
Caro Anastasio lei è un venditore di tabacchi vero? Le da fastidio la diminuzione degli introiti, vero? Maledetta e-cig!!!!!
NON SI DEVE FUMARE SIGATETTA ELETRONICA IN LUOGO PUBLICO…
anastasio a tutti quelli che parlano come te invece mi pare scocci non poter dire agli altri cosa fare(anche se a quanto pare purtroppo alcuni possono..e sempre purtroppo sono le ultime persone dell’universo a cui avrei dato quel potere)..comunque parlando tra “comuni mortali” è davvero triste tutta questa intolleranza crescente..possibile che la libertà e il rispetto vengano intese e acclamate da tutti solo quando se ne ha un tornaconto??capisco che oggi rabbia e diffidenza a volte sembrino i sentimenti più naturali..e probabilmente questa suonerà parecchio banale e un pò da figlio dei fiori ma se non accetti mai gli altri poi non lamentarti se non ci vai d’accordo..comunque buona vida a fumatori e non……….
Ti scoccia non poter swappare nei locali pubblici, eh, amico? Peccato pero’ che il divieto – speriamo che diventi davvero tale – sia sacrosanto. Anche le sigarette elettroniche sono potenzialmente dannose e poi comunque se si inizia a diffondere l’uso nei locali pubblici diventa anche molto più difficile controllare che qualche idiota non si accenda una sigaretta vera. Dormi di più e swappa di meno.