Una volta, quando non esisteva ancora il politicamente corretto si sarebbe parlato di una checca isterica. Isterica non nel senso di una pedissequa ed enfatica imitazione femminile, ma nel senso che il conflitto tra l’essere gay e il senso di peccato o di colpevole diversità che ne deriva non è risolvibile e dà luogo a una futile, ansiosa giostra di idee incoerenti e di comportamenti egotici. La checca isterica non si nasconde, anzi esterna il suo conflitto, quasi che il super io scegliesse questa forma di fustigazione e di espiazione. Nulla di più pericoloso che affidare la battaglia di libertà degli omosessuali a tipi del genere che invece di mortificare le loro segrete pulsioni attraverso l’omofobia, sembrano voler mortificare la loro segreta omofobia con l’essere gay.
Ivan Scalfarotto è per l’appunto uno di questi personaggi: gay per natura, omofobo per cultura cattolica, politicamente transessuale e dunque a suo agio nell’ormai informe Pd. E’ stato eletto come paladino dei diritti Lgbt, ma appena seduto sulla poltrona ha pensato bene di acquisire prestigio presso la casta pretendendo per i parlamentari e solo per loro l’estensione della copertura sanitaria anche per i gli eventuali compagni dello stesso sesso. Un puro privilegio che segna la differenza abissale tra essere elettori ed essere eletti che il Marchese Del Grillo potrebbe magistralmente sintetizzare.
Poi dopo aver formulato assieme a Sel e M5S un progetto di legge contro l’omofobia che estendeva a questo campo la legge Mancino e che dunque comprendeva anche sanzioni per campagne omofobiche e transfobiche, ha cambiato idea, si è spostato su input del partito e dei suoi dirigenti, in campo Pdl e ha proposto con il raffinato nullologo Antonio Leone, un emendamento al testo da lui stesso redatto che in sostanza lo svuota di efficacia. Per di più la definizione originale di reati «motivati dall’identità sessuale della vittima» viene sostituita da una dizione apparentemente analoga – «fondati sull’omofobia o transfobia» – che tuttavia ha il piccolo difetto di proporre termini che non esistono nella giurisprudenza italiana e dunque sono praticamente aperti a qualsiasi libera interpretazione. Con tutte le conseguenze del caso.
Come dire facciamo la legge anti omofobia perché dopotutto è una delle pochissime cose in cui possiamo mostrare una qualche microscopica differenza, ma dietro il fumo cerchiamo di togliere più arrosto possibile per venire incontro al Pdl e alle componenti devote del partito, diamo in qualche modo fiato alla tesi grottesca che l’incitamento all’omofobia o la sua aperta manifestazione non possano essere sanzionate in quando espressione di libertà e in particolare di quella libertà religiosa che impone di considerare l’omosessualità un peccato o una malattia . Ignari loro e Scalfarotto che la libertà che si può esercitare è quella che non colpisce o ferisce gli altri. E’ scritto nell’abbecedario delle elementari ed è scritta in quelle norme che rendono la bestemmia un reato o che sanzionano le ingiurie verso qualcuno. Ma possiamo privarci del governo Letta e degli appoggi vaticani per fare una volta tanto qualcosa di decente, di chiaro, di intelligente? Non sia mai.
Ovvio che tutte le associazioni omosessuali abbiano protestato contro questa sterilizzazione compromissoria, ma Scalfarotto invece di riconoscere l’errore in cui è stato indotto dal devoto Super Io cattolico e di essere incorso in un gravissimo lapsus freudiano legislativo, invece di liberarsi dall’inciucismo senza se e senza ma del Pd, accusa tutti di voler combattere una guerra “di sterminio” contro i cattolici. Addirittura. Questo alla fine è checchismo isterico allo stato puro: mica è un’offesa, è libertà di pensiero.
@Francesca Gatti:
Non credo che ciò che a lei appariva come “palesemente e inequivocabilmente gay” fosse più di un comportamento acquisito o elaborato. Fenotipo semmai, non certo genotipo. Ma ripeto, se è in grado di addurre prove scientifiche a supporto delle sue opinioni sono tutto orecchi.
Lo rIbadisco: gay non si nasce, lo si diventa. E questo vale per qualunque altro orientamento sessuale.
Il genoma umano è stato ormai completamente sequenziato; ad oggi, l’unico “gene gay” di cui si ha notizia è quello propagandato da uno scienziato (gay, guarda caso) che smascherato ha poi ammesso che i dati erano falsati intenzionalmente.
C’è il dolore delle persone, certo, so di cosa parla; ma il dolore viene sempre più di frequente strumentalizzato a fini politici, ammantato di buonismo, ed è dovuto più all’incapacità di accettare se stessi che al rifiuto della società verso i nostri confronti. Saluti.
@ rekh … Rispetto la sua opinione. Pur rimanendo nelle mie posizioni. La sorprenderò invece sottolineando come io condivida in pieno la tesi di un ” dolore sempre più di frequente strumentalizzato a fini politici, ammantato di buonismo” e , aggiungerei di “politicamente corretto”.
La spetacolarizzazione del dolore, e la strumentalizzazione del medesimo sono funzionali solo alle oligarchie delle lobbys gay, non certo ai femminielli napolitani……. Il nuovo reato di “omofobia”, (e la negazione del termine “persona” omnicomprensivo del termine “dignità”) risponde ad una tassonomia speciosa e artificiosa, da un lato, ad un disegno innaturale e questo sì contra sextum, che umilia la Donna e umilia l’Uomo, ridotti a metalinguaggio obsoleto.
@rekh
non vi è bisogno di alcun testo…. ho avuto allievi giovanissimi, in tempi immemori, che erano palesemente e inequivocabilmente gay.
Ho frequentato transessuali che davvero non ho invidiato..e il dolore di una gabbia che li imprigiona in un corpo estraneo è stato per me quasi insostenibile….. Era forse il 1977 quando i radicali, a Milano, indissero il primo congresso dei transessuali…. saletta umanitaria….
Ricordo una Faccio, forse già ai suoi limiti, scagliarsi contro woytila a difesa dell’aborto……mai argomento mi sembrò più fuori luogo…
Mi dispiace leggere questo, rekh ….. io parlo di quei gay che non appartengono a nessuna lobby, e che, contrariamente a Vendola, non amano neppure i riflettori accesi su di loro…… ma sappiamo ci sono eterosessuali coxxxxx ci sono omosessuali altrettanto coxxxxx.
mi perdoni il lessico… ma il dolore non ha genere.
“Poi dopo aver formulato assieme a Sel e M5S un progetto di legge contro l’omofobia che estendeva a questo campo la legge Mancino e che dunque comprendeva anche sanzioni per campagne omofobiche e transfobiche, ha cambiato idea, si è spostato su input del partito e dei suoi dirigenti, in campo Pdl e ha proposto con il raffinato nullologo Antonio Leone, un emendamento al testo da lui stesso redatto che in sostanza lo svuota di efficacia. Per di più la definizione originale di reati «motivati dall’identità sessuale della vittima» viene sostituita da una dizione apparentemente analoga – «fondati sull’omofobia o transfobia» – che tuttavia ha il piccolo difetto di proporre termini che non esistono nella giurisprudenza italiana e dunque sono praticamente aperti a qualsiasi libera interpretazione. Con tutte le conseguenze del caso.”
Mi chiedo quanti siano consapevoli di queste conseguenze…… Si stanno moltiplicando i reati di opinione….. Ignari di quanto sta accadendo in Francia……
Questa tassonomia è perversa…. e sporca il concetto di “persona”, deprivandola di ogni dignità
Condivido tutto, meno una frase: “gay per natura”.
Quando qualcuno riuscirà a dimostrarmi scientificamente – e possibilmente con studi seri e non screditati da anni – che il genotipo dell’individuo predispone all’orientamento omosessuale, trans e quant’altro, allora e solo allora la accetterò.