Anna Lombroso per il Simplicissimus
Eh si, circola lo sdegno degli oltraggiati in giro nella rete, a confermare l’impressione che in virtù di un feroce dualismo si contrappongano una classe politica avida, ignorante, incompetente, corrotta, bugiarda e un popolo virtuoso, dimesso, coerente, i cui interessi sono inascoltati, traditi, ignorati e annegati nel ridicolo della commedia dell’arte, quello dei cornuti e mazziati, degli sfruttati e buttati via, dei derubati e irrisi. Da una parte un ceto sgangherato, venduto, asservito e sleale, dall’altra la “società civile”, vittima, esclusa, espropriata.
Altro che clasa discutidora, ieri a brontolare erano tutti, compresi quelli che avevano votato il condannato e creduto alle sue menzogne, ma l’ultima è particolarmente sfacciata, quelli che lo hanno appoggiate per il tramite di una partito che ha rinnegato la sua storia e non ha ancora disegnato una sua identità, che pareva esistere solo in funziona antagonista al grande cialtrone, invidiandolo, esorcizzandolo ma evitando di battersi contro di lui, incatenati in una alleanza che ha gli stessi vincoli e le stesse motivazioni dei suoi famigli, la correità finalizzata al mantenimento di uno squallido potere grazie al comune esercizio di un sistema di governo fatto di interessi personali, ricatti, privilegi, prerogative per pochi. E sbuffavano risentiti e feriti anche quelli che hanno scelto il laissez faire, quelli che hanno preferito l’astensione e l’elusione, convinti che la politica migliore è quella che non si vede, la normale amministrazione svolta da altri delegati a sporcarsi le mani, mentre i cittadini probi possono dedicarsi agli affari loro, a una domestica e gentile sopravvivenza. Per non dire di come si sono accalorati quelli del doppio binario, che su uno fanno correre la critica, la rabbia, l’invettiva e sull’altro la quotidiana riproposizione su scala del clientelismo tramite il familismo, della corruzione attraverso l’ormai sdoganato ricorso a scorciatoie, mancette per oliare percorsi impervi, che ormai gli standard di tolleranza degli abusi fino all’illegalità sono così elevati, che è normalizzata, una cifra della nostra autobiografia, concessa come scialuppa di salvataggio in tempi così difficili, nelle uguaglianze più implacabili, nella precarietà più crudele.
Come se ci fosse una differenza di sostanza tra Bisignani e quelli che si rivolgevano a lui per protezioni , facilitazioni, aggiramenti di regole e procedure trasparenti. Come se trasgredire in grande sia meno colpevole dei piccoli abusi. Come se i vizi esibiti e protervi fossero più riprovevoli di quelli minori e magari reiterati. Come se i mostri dei cementificatori sulla costiera amalfitana, all’ombra dei templi di Agrigento non avessero dietro, nemmeno tanto recondite, le stesse motivazioni delle 25 villette tirate su sulla falesia della Scala dei Turchi, in palese affronto a bellezza e sicurezza, e il sovrintendente che le ha sorprendentemente autorizzate non fosse altrettanto biasimevole dei ministri promotori delle vergognose norme di semplificazione del Fare, pensate per abbattere l’edificio di controlli e sorveglianza a guardia del nostro ambiente, del nostro paesaggio, del nostro patrimonio culturale..
Gli sdegnati hanno un mantra: avremmo fatto bene ad andarcene da questo paese tanti anni fa. E intanto qualcuno ha scelto già l’estero, per mandarci qualche risparmio, per comprarsi una casetta in regimi meno esosi, così come hanno mandato i figli in sontuose scuole private americane, tedesche, lamentandosi in patria dell’impoverimento dell’istruzione pubblica, dando una mano alla caduta di vigilanza democratica in difesa del nostro welfare, della nostra cultura, della nostra democrazia.
Ho le mie colpe anch’io. Ho pensato per anni che fosse sufficiente essere per bene, che bastasse fare il proprio dovere e assumersi le proprie responsabilità, pagare le tasse, esigere la fattura, regolarizzare la badante, scrivere rabbiosamente contro ideologie fondate sullo sfruttamento, sul razzismo, sulla xenofobia. Che bastasse denunciare piccoli e grandi illeciti, le torbide alleanze tra padroni apparentemente legali e altri “criminali”. Ho le mie colpe, speravo che l’esercizio personale della morale fosse contagioso e servisse anche ad altri, meno fortunati o consapevoli. Invece anche io come molti altri ho probabilmente partecipato dell’autodestituzione della coscienza, del dovere, della responsabilità, contribuendo per stanchezza, timidezza, poca ambizione e un po’ di spocchia alla criminosa e sistematica svendita di giustizia, libertà e legalità che si è consumata.
Si sono sdegnata anche io, soprattutto con me stessa.
Lei scambia l’indignazione e un certa intrasigenza per livore…veramente, mi sembra quasi di sentir parlare un berluscones …
è cominciandoa parlare a vanvera del livore dei comunisti che Berlusconi ha inizato la sua carriera…
sembra proprio far parte di quella falsa sinistra ( ma che vuol dire sinistra ? io sarei per il socialismo al limite, per la socialdemocrazia reale, da Paese nordico al limite, al netto di femminismi patologici…), che ci ha sgovernato sino ad oggi, se scambia dei miei commenti parecchio indignati ma prevalentemente generici, per livore verso chichessia, io il livore potendo lo evito, come si dice a Napoli, al limite
“la noncuranza è il miglior disprezzo”, non posso permettermi di avvelenare la mia vita anche con il livore, ne ho fin troppo con la pesante indignazione che da appatenente alle classi subalterne, provo verso lo sfacelo in atto, da parte della generalmente pessima e meschina classe dirigente e politicante italiana…pessima talvolte al limite del criminale….
Le più sopra parla di legalità…chi l’ha mai vista la vera legalità in Italia
e di che tipo di legalità si tratterebbe poi in Italia con questa pessima classe dirigente ??
Forse della legge del più forte in sostanza ??
Più che di ( purtroppo…) mitologica legalità io parlerei di giustizia , di solidarietà, di onestà … come si può applicare serenamente la norma in unn contesto che di frequente qui in Italia è anormale, perlopiù proprio a causa di una pessima o sciatta classe dirigente ??
La battuta sui livorosi e sugli invidiosi era tipica di Berlusconi, e chi lo seguiva su quella china era la pseudo opposizione “de sinistra”, quella della quale sembra fare parte in qualche modo… no, non ce l’ho con Lei che non conosco, è che certe volte sembra usare un liguaggio ambiguo e supponente … quello usato dalla pessima classe dirigente italiana.
se da anonimo che sono Lei ritiene che la mia indignazione per la scadente classe politicante e dirigente che sta portando allo sfascio il Paese, sia livore è libera di farlo, nonconoscendola non capisco com’è che dovrei provare livore nei suoi confronti, la mia era una critica non indirizzata a Lei nello specifico ma rivolta anche a Lei a mo’ di spunto di riflessione, quellca che Lei sembra non aver fatto o aver fatto in modo erroneo… non c’è da stare allegri come ho detto qui sopra e come confermo…fosse per davvero il mioo presunto livore il problema , forse vivremmo nel migliore dei modi possibili…altro che che in un paese sgovernato da una pessima lcase dirigente , che va verso lo sfascio.
l’anonimo e ahimè torrenziale commentatore mi ha fatto almeno capire qualcosa: perché in Italia nessuno fa autocritica. Perchè altrimenti si presta alle interpretazioni arbitrarie, personalistiche,livorose di frustrati logorroici..
provi a pensare allo sfascio al cui è ridotto il diritto del lavoro ??
Chi pensa che abbia contribuito maggiormente a detto sfascio ??
I lavoratori o i sindacalisti politicanti ??
come fa a parlare dilegalità quando con lo scudo fiscale del governo Berlusconi si sono premiati i grandi evasori ed ora il fisco potrebbe appicarsi ad ogni piccola svista del contribuente per sanzionarlo pesantemente ??
Quali sono, in parte le reali cause dell’evasione fiscale ???
Saranno mica le inefficenze pubbliche create da familismi e clientelismi praticati in specialmodo dalla mediocre classe dirigente italiana, in senso lato ??
Lei qui sopra parla di stanchezza, che l’ha resa ienrte o quasi di fronte allo sfascio del Paese, e può benissimo essere, ma è sicura che non si trattasse di mancanza di coraggio , o di pigrizia ed indolenza o magari anche supponenza ??
“contribuendo per stanchezza, timidezza, poca ambizione e un po’ di spocchia alla criminosa e sistematica svendita di giustizia, libertà e legalità che si è consumata.”
Lei non cita la solidarietà fra connazionali, fra concittadini…e forse lo fa per egoismo e supponenza … una delle cose che sono sicuramente mancate in questi anni è proprio la solidarietà-fratellanza, questa è probabilmente una delle prime cause dello sfascio del Paese.
quale sarebbe la competenza della classe dirigente i senso lato, di cui Lei parla, in definitiva ??
Quella che ha contribuito sostanzialmente, forse causa supponenza, provincialità, autoreferenzialità, disonestà anche intelletuale, indolenza pusillanimità e pigrizia, quando non corruzione, a lasciare andare il Paese verso lo sfascio ??
Quale peso efettivo avrebbe avuto la supposta competenza della classe politicante e dirigente italiana, nel prevenire i decadimento del Paese-Nazione ???
Esiste per davvero, in generale (!!), la competenza ( come Lei la vorrebbe intendere…)della classe dirigente italiana intesa in senso lato ??
Per davvero ??
Magari provi a pensare sig.ra Lombroso , che fosse anche solo per dovere morale, la classe dirigente italiana, latu sensu, dovrebbe rappresentare l’eccellenza di un Paese … semplicemente così non è, in via generale.
I laureato giovane e novello lavoratore si raffronta con il lavoratore senza titolo di studio ma con anni di lavoro alle spalle, sentendosi, a priori, magari penalizzato nello stipendio … nulla di più meschino e mediocre e supponente.
in fin dei conti, come può un oligarchia supponente, autoreferenziale e privilegata pontificare di competenza, merito ed impegno, o pseudo tali, al resto del Paese ??
Non è un tantino moralistico, forse paternalistico, un atteggiamento del genere ??
Se una nazione non ha un concetto comune di onestà e di giustizia , non può andare molto lontano…ed è questo il nostro caso.
La competenza di cui Lei vorrebbe parlare fa a pugni con l’indolenza, la pigrizia, la supponenza , quando nonanche la corruzione, di gran parte della classe politicante e dirigente in senso lato italiani…in definitiva la competenza di cui Lei parla si può considerare un mito qui in Itali per come la vedo io, mito altrettatto o forse più vago e soggettivo del concetto di onestà !
Lei dice che la classe dirigente compentente dovrebbe tutelare l’interesse generale ??
E come potrebbe mai farlo non conoscendo, i significato di un valore comune come l’onestà ed in fin dei conti della giustizia ???
…concetti morali direbbe Lei questi ultimi .
Dove potrà mai finire una Nazione dove è diffuso fra le classi subalterne i sentimento di ingiuistizia sociale e di corruzione della classe dirigente, pseudo competente ??
Come può essere competente una classe dirigente, anche in senso lato , che per pigrizia , disonestà intelletuale , indolenza o supponenza , ha coltivato, a vari livelli, come metodo di supposta amministrazione efficiente dell’interesse generale, clientelismi o familismi ??
Finanche un detto popolare dice che il pesce inizia a puzzare sempre dalla testa…Lei questo detto sembra non conoscerlo, o vuol far finta di non conoscerlo.
Eppure è abbastanza seemplcie da capire, in fin dei conti la responsabilità per i funzioonamento di una comunità familiare ad esempio ricade sui genitori, generalmente, competenti o incompetenti che siano,tutto qui, o così dovrebbe essere.
in realtà il difetto della mediocre classe politico dirigente italiana in senso lato è sostanzialmente la pigrizia e l’indolenza, e qundi la disonensta, anche intellettuale…la presunta competenza anche del laureato di turno, normalmente in Italia si basa o si è basata su sapere teorico-nozionistico e pseudo scientifico, matematico, nel migliore dei casi, competenza autoreferenziale (!!!) e supponente quindi,rispetto alla società ed al reale interesse generale, che è formato da più interessi individuali intesi in “senso civico” … se la classe diregente italiana intesa in senso lato è fatta di persone indolenti, abitudinarie o anche pusillanimi, allora solo questa è la direzione che il Paese poteva prendere di fornte alle sfide con la globalizzazione e con i futuro…
pensa realmente che uno come Berlusconi, e l’entrata incodizionata nell’euro avrebbero potuto avvenire e proliferare in modo nefasto per il Paese, se ci fosse stata una classe dirigente in senso la veramente competennte ed onesta ??
Vuol davvero dirmi che le classi subalterne con i loro piccoli diffetti ( se rapportati a quelli di una classe che gode direi beatamente dei privilegi grandi o piccoli di una classe dirigente “seria”), direi congeniti allo stato di maggiore disagio di vita, ai minori mezzi cioè, rispetto alla classe dirigente, hanno pari reponsabilità per i degrado del Paese,
tenendo conto delle leggi elettorali anti democratiche imposte da una classe politcante dirigente mediocre e truffaldina, che avendo nelle sue mani nella sostanza gran parte dei mass media continuava con la propaganda della (S) governabilità eccioè tradotto in termin reali, la stabilità della propria poltrona, mentre predicava alle classi subalterne la necessita della precarietà …vuol davverno dirmi dicevo stati le suddette premesse che le clossi subalterne hanno le medesime responsabilità delle classi dirigenti ( già a dirla così, senza le premesse di cui sopra suona male, moolto male !!! Suona come un’impostazione reazionaria, al limite del fascismo.)???
E quindi in fin dei conti i maggiori ai onori delle classi dirigenti dovrebbero corrispondere i medesimi oneri delle classi subalterne ???
Se Lei la pensa così , trovo i suo pensiero parecchio mediocre e dire ipocrita, classista…disonesto in fin dei conti.
La realtà è che i primi ad avere tutti i difetti dell’italiano medio e di quello mediocre sono proprio gli esponenti della calsse dirigente italiana intesa in senso lato, la quale reispetto alle calssi subalterne spicca pero per la sua “pigra” e disonesta supponenza, che vorrebbe far passare a volte per competenza.
Provi a riflettere, la pigrizia e l’indolenza , dei “non praticoni” ( categoria quella de “praticoni” che Lei è interessata direi in modo non del tutto onesto, a creare ), in fin dei conti è in totale contraddizione con la competenza di cui Lei vorrebbe parlare … la comptenza non è mai pigra ed indolente, ne autoreferenziale e supponente (!!!) … in definitiva, penso che la competenza per come Lei la vorrebbe raccontare c’entra ben poco con la classe dirigente e politicante della nostra Nazione, una delle più mediocri supponente, provinciali d’Europa… i brutto è che gran parte di cotanta classe dirigente in senso lato si vede come persona di spiccata intelletualità e magari competenza, questo è i guaio maggiore della nostra Nazione e che mi fa pensare che siamo fregati.
La maggioranza delle classi subalterne qui in Italia è “corrotta”, potrei dire che è vero…ma come potrebbe non esserlo con una classe dirigente tanto incapace e dsonesta ??
Come potrebbe difendersi in altra maniera dalla corruzzione, la disonestà, la pusillanimità di ciò che dovrebbe rappresentare l’eccellenza del Paese .. la vera competenza, così come Lei vuole intenderla, in fin dei conti ???
l’etica della competenza , in un Paese come l’italia infestato di familismi e clientelismi e relative oligarchie, converrà con me essere nella sostanza un mito, ho l’imprtessione che Lei più che pensare ed osservare in modo critico la realtà Italiana, creda, come atto fideistico, che una mitologica etica della competenza, intesa alla sua maniera, possa salvare il Paese…e dove avrebbe dimostrato tal etica della competenza , la classe politico dirigente italiana in senso lato ?
Quella stessa classe dirigente oligarchica e famillista, che coltiva perlopiù familismi e clienntele, basate su una falsa dialettica, ma ferrea politicante amico-nemico, non riuscendo perlatro ad individuare bene gli amici ed i nemici reali della Nazione ???
sono costretta a ripetermi, Lei non è certo tenuto a effettuare un monitoraggio dei miei pezzi, ci mancherebbe, ma osservo che è incline a dare un giudizio di carattere personale su di me più che sulle mie opinioni. Quotidianamente scrivo della necessità di costruire una alternativa all’attuale sistema economico e all’ideologia che lo sostiene e che sta annientando la democrazia, ma ha anche in sè un germe suicida dal quale lo stesso capitalismo dovrebbe volersi salvare. e per questo servirebbe competenze, che non significa di certo la specializzazione ottusa e autistica dei tecnici, con il loro gergo e le loro teorie da contabili
in poce parole a riguardo della classe politico dirigeente italiana, ma in generale qualsiasi classe politico dirigente, penso che dovrebbe lavorare e comportarsi secondo i criteri individuati dall’art 54 della Costituzione,oltre che con la competenza, a Lei cara…con dignità ed onore, ed onestà in senso anche lato aggiugo sicuramente io.
Ma tempo fa sullo Spiegel online si leggeva un articolo, sulla nave Concordia, ilcui senso era pressapoco, “italiani, una Nazione di Schettini”…
e non è che l’autore avesse tutti i torti.
purtroppo , sig.ra Lombroso, un po’ di senso pratico (!!), per chi avesse avuto la possibilità di seguire con un buon senso critico, magari da laureato, l’evoluzione dell’economia e della politica dell’Italia , avrebbe potuto far capire all’opinione pubblica che in realtà detto senso pratico o anche della produttività di beni e servizi tangibili ed utili in modo asettico, senza essere accompagnati daa eccessiva antipatica ciarleria, magari pseudo intelletuale, era fondamentale nell’area euro per stare al passo con le economie più sviluppate ( e perche sennò saremmo entrati nell’euro ???) della zona euro, molto più rilevante delle chiacchere politicanti e pseudo intelletuali…ah badi bene che ritengo produttivo in senso lato anche la valorizzazione dei beni storico artistici o paesaggistici italiani, e ciò lo si potrebbe fare facendoli rispettosamente frequentare e conoscere, a tutto il mondo.
Qunato al consumismo come dice Lei fraintendendo un po’ le mie parole ( io parlo di turbo capitalismo, quello che non lascia nemmeno consumare le classi subalterne poiche tende a sottopagarle e sfruttarle…), non sarebbe un problema proprio ecessivo nella misura in cui potesse produrre buona occupazione nel territorio nazionale perlomeno, cosa che non è per via dell’avidità del turbo capitalismo, quello della privatizzazione dei proifitti e della socializzazione delle perdite-esternalità negative.
i senso pratico a cui alludo io è appunto quello di una competenza reale piuttosto che quello di una competenza formale da laureati presuntuosi, ciarlatani ed indolenti magari … competenza reale che per forza di cose deve contemplare anche l’onestà … i senso pratico è quello di riconoscere, che la propria cultura deve avere anche un utilità economica per i benessere della Nazione , e non deve limitarsi ad essere atratto nozionismo psudo intelletuale, la superiorità da riconoscere a una classe dirigente, superirmente stipendiata e in buona parte privilegiata, è quella che viene dal buon esempio in rapporto ad una personalità che dovrebbe forzatamente essere altruista poiche “amministra” altre persone e che riesce a dare alle classi subalterne…
mi dispiace, ma persone esemplari fra la classe dirigente italiana intesa in senso lato e per cui anche fra i laureati , proprio non ne hoo viste…non le ho viste, anzi.
ah…per inciso, penso che per curare l’interesse generale ci voglia anche onestà, anche quella intellettuale…
vede nel suo ultimo commento crea la dicotomia moralismo dell’onestà contro l’etica della competenza ( da attribuire alla classe dirigente in senso lato quindi anche ai laureati, per dire …) ma le porterei un esempio recente di quella che lei definirebbe etica della competenza , da laureati aggiugerei io…
il governo Monti ed i suoi ministri…gente laureata e competente direbbe Lei, ma io direi gente non troppo onesta, nella loro competenza poco onesta poiche è stata la prima quale classe dirigente di una Nazione a non avere il coraggio di dire
che una crisi innescata da un turbo capitalismo con tanto di socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili, non poteva essere risolta scaricando i costi sui lavoratori.
Già questo plateale esempio dovrebbe bastare a falsificare la sua tesi secondo la quale l’etica della competenza ( competenza così eterea, in astratto, slegata dal lato umano, dalla persona e dalla sua storia…una cosa che già così suona un po’ falsa…ci potrebbero essere dei bamboccioni competenti, poiche si sonocomodamente laureati completamente spesati magari pper 10 anni da mammà e papà…)prevarebbe sulla moralità dell’onestà…
in realtà in Italia servirebbe una classe dirigente competente ed onesta…pura utopia qui in Italia, mi viene quasi da dire.
In realtà a me i mezzi critici per analizzare quanto mi stava attorno complice unn situazione mia personale complessa, mi sono mancati sino
a 3 o 4 anni fa, e anche ora ne ho pochi, fra l’altro solo le capacità critiche non sono sufficenti di per se sufficiente per contratare unsistema corrotto.
Quanto alla sua , direi misera, allusione femminista e direi anche un po’ familista secondo la quale per me, comecice Lei, tutte le donne sono puttane ( excusatio non petita ? Lo pensa Lei ?), tranne mia madre e mia sorella, come dice lei, beh le devo dire che in realtà il familismo è sempre rimansto , probabilmente a torto inun Paese come l’Italia ben lontano da me…e quindi nel momento incui dicessi che tutte le donne sono puttane lo penserei almeno in parte anche delle mie parenti…
Constato che sino agli anni 1990 con minore numero dil laureati in Italia si viveva un maggior benessere diffuso, certo non cera tutta questa concorrenza economica internazionale, ma con mionori “laureati competenti” alla fine si viveva meglio in passato…inrealtà per quel poco che è di mia esperienza posso dire che i laureati italiani sono più bamboccioni mediamente dei laureati tendeschi ad esempio, laddove in Germania, alla maggiore età i giovani debbono diventare indipendenti , studiando o lavorando, o facendo entrambe le cose assieme, imparano a vivere, imparano i valore del senso civico, diversamente dai laureati bamboccioni italiani, sepsso chisgnoni operche si aspettano dopo la laurea la pappa pronta e sono spesso pronti a chiagnere e fottere chi laureato non è , usando il loro infimo potere ideologico , pretendendo al lavoro di vivere , con frequenza di rendita pseudo intellettuale piuttosto che lavorare in modo effettivamente produttivo ed utile, magari vendedo cialerie e fumo.
Come dovrebbe sapere per governare o dirigere un Paese, non serve solo competenza…ma anche senso di responsabilità, quella che certamente manca a gran parte della classe dirigente italiana, ed ai laureati italiani, gente
dallo spessore umano spesso di livello infimo.
E mi sento di dirLe che è proprio questa una delle principali differenze tra la Germani a l’Italia…i tedeschi sono più nazionalisti ??
Esatto, ci tengono di più alla loro comunità nazionale….Le sembra strano, a Lei che magari è “de sinistra” qualsiasi cosa questo voglia dire ??
ma appunto si doveva resistere allo sfruttamento di un sistema che imponeva le sue regole anche attraverso l’illegalità, lo stravolgimento di leggi e imperativi morali. E per questo serviva creatività politica, servivano radiose visioni da opporre all’aberrazione di un pragmatismo che era solo cedimento. Su questo non ho pentimenti, quel senso pratico ci ha rovinati, con il moralismo dell’onestà al posto dell’etica della competenza, della cura dell’interesse generale
ma invece senza cogliere al sua ingenua provocazione sulle donne tutte puttane meno la sua mamma e sua sorella, suppongo, vorrei risponderle sul “senso comune” e pratico da laureatina, per osservare intanto che ormai la laurea sembra un’onta, una patente di sciocco conformismo rispetto all’apocalittico geniale disordine di un Giannino, immagino. Beh invece proprio per questo sono iperdotata di senso pratico che mi permette di osservare che eravamo più o meno tutti attrezzati per resistere alla perssione consumistica e egoistica, antidemocratica e volgare
in effetti sono solita dare poco credito ad anonimi che motivano il non mettere la faccia con vaghe condizioni di vittima, altrettanto vaghe “persecuzioni”, proprio perchè ritengo che questa scarsa indole a schierarsi abbia contribuito all’essere come siamo. Lei non è tenuto a leggermi ovviamente quindi non sa che sull’eclissi della democrazia anche in virtù della legge elettorale, scrivo quasi ogni giorno.
comunque , sig.ra Lombroso, Lei in definitiva parla di indiffereza ( difetto attribuito anche da Gramsci agli italiani se non erro…) degli italiani verso la politica ( e qui le leggi elettorali poco democratiche hanno disicentivato l’interesse…) ma anche verso il bene della comunità nazionale (!!!)…e pensare che fino a poco tempo fa c’era qualche sinistrato che additava subito di fscismo chi diceva che prioritario è il ben della nazione, e poi lo stesso sinistrato diceva che bisognava curare il bene della comunità, prevalente nei confronti del bene del dell’individuo…della persona in definitiva…
Cioè in definnitiva uno di destra parlerebbe di bene nazionale e uno di sinistra parlerebbe di bene della comunità…e poi parlando di concetti molto simili, reiscono a non andare d’accordo; io preferisco certamente il bene della comunità nazionale, rispetto a quello di una comunnità generica che potrebbe essere anche una comunnità campanilistica, clientelare, oligarchica…
ma ultimamente sto riscoprendo , dato il mio malessere il valore del bene personale, quello che ho trascurato , nel tentativo di contrastare la mentalità familistico-clietelare onnipresente in Italia…quella della famigghia…
penso che il Suoi errori, sig.ra Lombroso, li abbia commessi in quanto , Lei ha analizzato la quotidianità degli ultimi 20 anni attraverso gli occhiali delle teorie democratiche… ma l’Italia come potrà convenire ormai non è più, materialmente, una democrazia, ma un insieme di oligarchie di vario tipo…
Siamo in unna società non democratica, ma capitalista, la dove vige il crterio caratterizzante della lotta di classe, quella che negli ultimi 20 anni è sta condotta dalla classe dirigente-politicante contro i “proletari”, lavoratori, piccola borghesia, annichilendoli (!), sottraendo sostanzialmente loro il diritto di votto tramite legggi maggioritarie o insenso maggioritario nel nome di una fallace (SS)governabilità della pessimma classe dirigente politicante che ci ha (S)governato quanto meno negli ultimi 20 anni, anichilendoli ancora una volta con il bombardamento dei media, che predicavano consumismo ed egoismo, quello che era insito soprattuto inn una classe dirigente politicante predona ed incivile, quella che ha portato la Nazione allo sfascio attuale…
Lei è forse parte della classe dirigente o politicante in senso lato, come sopra sspecificato, io non lo sono, e lo fossi stato avrei profuso maggiore impegno per cambiare le cose in positivo…forse Lei sig.ra Lombroso è una persona onesta, ma le sue responsabilità, da piccola parte della casse dirigente in senso lato, ce l’ha anche Lei, come io ho le mie, dire tutto sommato poche, mnolto poche, mio malgrado sono stato più vitima che carnefice, e forzatamente sono poco responsabiile dello sfascio del Paese…
Da quel che scrive mi sembra di notare una tendenza alla critica polemica verso ciò che ritiene non funzionare ina stratto secondo suoi concetti di bene ideale, ma da quel che mi sembra di capire Lei manca un po’ di senso pratico
pensa che per fare andare bene un Paese, basti comportarsi, magari da una situazione un po’ privilegiata, abbastanza bene…se questo fosse il suo pennsiero da “comoda” laureata, beh ho da dire che chi si troca in uan posizione anche lievemente privilegiata, fosse anche preponderatemente per merito, dovrebbe comportarsi benissimo ed essere anche cocretamente d’esempio, in quanto classe dirigente appunto, seppure in senso lato…
non basta un comportamento sussiegoso e bigottamente conformista alla bontà media … quello sarebbe rendere alla società o alla comunnità meno di quello che si ha avuto…con i corollario di immaginabili conseguenze se questo fosse un comportamento diffuso…purtroppo è con i singoli comportamenti ( magari in posizione privilegiata di classe dirigeente…), che si da una direzione allla Nazione, perciò penso io che le classi subalterne dovrebbero esser ipercritiche nei confronti delle loro classi politche-dirigenti,
ma i senso critico delle masse è stato annichilito dai media in mano alle oliugarchie delle classi dirigenti-politicanti, saprgendo una ideolaogia iepr capitalistica corrotta all’origine…
una classe dirigente seria dovrebbe essere perfettamente consci di dovere porre dei limiti “ragionevoli” al iper capitalismo imperante, contribuendo a valorizzare le persone ed il lavoro…da quanti anni non succedono queste cose ???
Lei accenna alla colpa degli italiani elettori o astenuti…
mah che potere avrebbero avuto chessò una minoranza, anche astenuta di elettori di ca. il 25 %, disarticolato per idee, di determinnare la politica del Paese, con le anti democratiche (!!!) leggi elettorali maggioritarie o di impostazione maggioritaria ???
No, nonritengo gli italiani un popolo-nazione civile, non posso dirlo più di tanto, ho avuto nel mio piccola qualche colpa, ma so che per come mi è riuscito con i ridottissimi mezzi a mia disposizionne ho tentato di contrastare una mentalità corrotta, incivile, imbarbarita, corrotta pressapochista e politicante clietelare e sono stato perciò sempre sbeffeggiato e punito da chii era più forte di me al lavoro ad esempio, un ente pubblico rappresentativo…
Sono anonimo, e Lei Lompbroso non mi conoscera mai probabiilmente, ne potrà anche conoscendomi controllare puntualmente se quello che Le scrivo corrisonde al vero….mai io SO che è vero, so, ma come diceva Pasolini non ho le prove…ogni mio piccolo, picccolissimo difetto è statto amplificato boicottato e millantato ed ora mi sono stancato di combattere,
so di preciso però che almenoo fino a 1-2 anni fa ho tentato in tutti i modi di combattere il “berlusconismo” ovunque lo vedessi, anche quello che c’era in me…poi ho capito che il “berlusconismo” qui in Italia è un epidemia cronica e contaggiosa, e mi sono stancato addirittura ammalandomi per davvero…
Nel “berlucsonismo” dilangante ho da dire che le donne hanno avuto una loro responsabilità sostanziosa, contrastandolo a chiacchere, ma tentado i realtà solamente di portare a casa trattamenti privilegiati a scapito dei maschi, ancora più imbolsiti dal “berlusconismo” delle donne se possibile…
ed anche lì l’anomalo rapporto fra uomo donna qui in Italia trova sicuramente
gran parte della responsabiilità nelle donne, spesso aproffittatrici e dagli atteggimenti incoerenti e vittimistici…”la donna è mobile qual piuma al vento” si diceva nel Rigoletto, a rimarcare già alcuni secoli fa la sua tendenza all’inncoerenza, spesso irresponsabile direi…
per il resto è evidente che anche i manschi italiani non sono degli eroi ne esempi di rettitudine e coerenza…ma quanto meno non assumono atteggiamenti continuamente e pretestuosamente (!!!) vittimistici, avendone magari nella sostaza più motivi delle donne ( per dirne una e tornare a quell’ “idiozia” di reato, introdotto a scopi demagogici, che è il femminicidio, muoiono amazzati, anche idirettamente, molti più uomini che donne…).
Vede sigr.ra Lombroso, come dice Lei , è un sistema Paese a non funzionare, è una questione di forma mentis e modus operandi come minimo cialtroni e direi politicantemente corrotti, nella quotidianità di molti ( non tutti…italiani ) a cominciare certamente dalla pessima calsse politico dirigente
itagglana, quella che ha dato LA DIREZIONE nefasta a questo Paese-Nazione negli utlimi 20 anni…quelli che da qui a poco faranno finta di tirarsi da parte, mettendo ai loro posti i loro comodi figli laureati e bamboccioni, per un ricambio generazionale familstico della classe politicante e dirigente italiana…dovrebbe covenire con me, sig.ra Lombroso che una classe dirigente ( intesa in senso lato, e quindi laureati in genere o gente che ricopre
posti di responsabilità…), ha molte più responsabilità relative e forse assolute delle classi subalterne, da quest’ultime escluderei la media ed alta borghesia…poi certamente ognuno ha le sue responsabiilità grandi o piccole,e solo io, anonimo, so quanto ci ho messo per contrastare certea forma mentis corrotta e “berlusconista”…certo nonci sono riuscito, pazzienza,
questa è l’Italia.
Ma le pessime e pco democratiche leggi elettorali maggioritarie o in senso maggioritario, hanno certamente contribuito a rendere l’Italia un Paese peggiore, molto peggiore, rendendo inuitili le idei e gli interessi dei votti non maggioritari…e disicentivando (!!!) la partecipazione politica…mi stupisco che Lei questo non lo abbia considerato in questo suo post, eccioè se il popolino fittiziamente minoritario, con la vigenza delle leggi elettorali maggioritarie o simili, non si è più interessato di politica, un potente disicentivo (!!!!) lo hanno avuto da dette nefaste leggi, quelle approvate per assicurare la (SSS)governabilità a quella che storicamente è una fra le peggiori classi dirigenti e politicanti d’Europa, e su questo difficilmente potrebbe contestarmi.
Leggo i commenti in giro per il web e scuoto il capo sconsolato. Per anni ho pensato che l’ Italia fosse un paese progredito. Mi rendo conto che non siamo nemmeno provinciali. Politicamente parlando siamo dei cavernicoli. Ci meritiamo gli “stupidanti” programmi che parlano di politica come un tempo si faceva col calcio nel “Processo del Lunedì”, trasmissione di cui non ho nessuna nostalgia.